Sinfonia

Per questo atto, il tono cambia: l'incertezza riempie l'atmosfera, sia nella minacciosa sinfonia orchestrale che introduce lo sviluppo della vicenda, sia nell'umore di Cleopatra. Scompare la meravigliosa atmosfera festosa che era presente nei primi due atti. Una atmosfera questa che sarà spezzata dal rapimento della donna da parte proprio di suo padre, Tolomeo, in una scena molto drammatica e molto teatrale. La natura "porta raramente qualche dolore vicino senza conseguenze" e tuttavia Cleopatra è molto felice immersa nel suo amore per Alessandro. La sua aria Here, amid the shady woods è deliziosamente strumentata, con l'utilizzo di archi alti in sordina e violoncelli in pizzicato. Ma la tradizionale sezione B dell'aria viene brutalmente interrotta, in modo profondamente operistico, da un coro di "mascalzoni" (incisivo e in contrasto con le suppliche della Regina): essi prelevano Cleopatra che, strappata dal suo ambiente per esser trascinata chissà dove, grida aiuto. Si tratta della prima aria di Cleopatra che introduce le modalità con cui Handel immette musica ispirata: vi si riscontrano le pennellate di dolce bellezza bucolica, precisa e fragile.

Here, amid the shady woods

"Alexander help!" queste le ultime grida della affascinate novella sposa..... Alessandro, sentendo queste disperate invocazioni di aiuto di Cleopatra, invoca "i potenti guardiani della natura intera" (Pow'rful guardians of all nature) affinché possano salvare la sua Regina. Jonathan annuncia nel frattempo altre cattive notizie: una serie di città siriane hanno accolto Tolomeo in amicizia, ma il Re d'Egitto ha preso il controllo di ogni città una dopo l'altra. 

Pow'rful guardians of all nature

Alessandro è più agitato tuttavia per la scomparsa di Cleopatra, e il suo pensiero quindi non riesce a distogliersi dal rapimento della sua consorte. E' Aspasia che racconta come dei vigliacchi sono entrati negli appartamenti di Cleopatra rapendola brutalmente. Alessandro Furioso, canta allora una vigorosa aria Fury, with red sparkling eyes, elaborazione di un tema tratto da LA RESURREZIONE. E' una aria di Alessandro, straripante di rabbia e furore, con un forte contrasto fra la parte iniziale, indicata con un "presto" e quella centrale, contrassegnata con la notazione "larghetto": il da capo poi viene previsto, e questo elemento fa vedere la ancora forte influenza operistica nel presente oratorio: in sostanza nel cuore delle affermazioni bellicose sopravviene una premonizione e alacremente contrastata da ciò che va ad accedere nello svolgersi della trama, il dolce sollievo che la morte implacabile può portare. Una volta ancora Handel ritorna allo stile operistico, in un modo meravigliosamente espressivo.

Fury, with red sparkling eyes

  

Commossa alla vista di simili grandezze maestose in tristezza, Aspasia commenta questi strani rovesciamenti della sorte, nell'aria Strange reverse of human fate; 

Strange reverse of human fate

Johnatan, si sente costretto a dare una interpretazione del fatto: gli dei pagani di Alessandro non sono sufficientemente possenti per affrontare queste situazioni difficili, ed auspica che Alessandro creda nel vero Dio, piuttosto che nelle creature divine, verso cui si affida cadendo in errore; nell'aria To God, who made the radiant sun Johnatan supplica Jehova: è un grande pezzo che raggiunge l'effetto desiderato, anche malgrado forse sia una melodia un po' rigida e sia in sostanza un inno che sa di artificiale. Questa aria ha il tema che viene ripreso nel coro successivo Sun, moon and stars, and all ye host of Heav'n: esso si apre con po' di timidezza, ma questa incertezza di processo viene ben presto rotta da una grandiosa fuga corale accuratamente fatta partire alle parole "Al suo potere creatore, salvatore", che tuttavia a giudizio dello studioso Paul Henry Lang è un bel coro, ma non riesce a surclassare la bellezza del personaggio Cleopatra.

To God, who made the radiant sun / Sun, moon and stars, and all ye host of Heav'n

Tolomeo nel frattempo cerca di convincere sua figlia che Alessandro si è mostrato sleale verso di lei. Ma lei non ne vuole sapere e la sua malinconia ci dà un'altro sentore che la tragedia è imminente. Tolomeo lascia vedere la sua infamia in un malizioso accompagnato, e nell'aria che viene a seguire immediatamente dopo "O sword, and thou, all-daring hand". Qui esplode l'ira di Tolomeo: Egli non ricorda Polifemo: lui è proprio un personaggio malvagio, grandemente dipinto dalla musica come tale.

Ungrateful child, by ev'ry sacred pow'r / O sword, and thou, all-daring hand

 La figlia gli controbatte con semplicità. La donna è desolata e canta un lugubre accompagnato"Shall Cleopatra ever smile again?", dove con dignità e serenità, si chiede se potrà mai più sorridere. Ma il peggio deve ancora arrivare.

Ed ecco che giunge implacabile la notizia ferale della sconfitta e della morte di Alessandro. Un messaggero infatti entra e le comunica che non solo Alessandro è stato sconfitto in combattimento ma anche che, dopo che era fuggito in Arabia, egli ha subito una esecuzione capitale. Cleopatra canta allora O take me from this hateful light : un'aria toccante dove traspare tenerezza e nostalgia verso lo sposo defunto. E' tutto molto emozionante, le sue sei battute iniziali di soliloquio senza accompagnamento sono interrotti dall'arrivo dell'accompagnamento dolcemente puntato, eseguito dagli archi, e di flauti sospiranti. La donna soffre e ed esprime il suo dolore come una canna smossa dal vento. Qui il controllo della situazione emozionale dei sentimenti da parte di Handel è totale.

O take me from this hateful light

Handel trasforma la sposa in vedova: Cleopatra non realizza ancora lo stato in cui si trova, quando un altro messaggero è foriero della morte del padre Tolomeo, ucciso in battaglia; nel giro di poco tempo Cleopatra perde due delle figura più importanti dei suoi affetti; scioccata dalla notizia,  rassegnata, canta il meraviglioso accompagnato Calm thou my soul e la successiva aria Convey me to some peaceful shore

Calm thou my soul / Convey me to some peaceful shore

Calm thou my soul,
Kind Isis, with a noble scorn of life,
Ideal joys, and momentary pains,
That flatter or disturb this waking dream.


Convey me to some peaceful shore,
Where no tumultuous billows roar,
Where life, though joyless, still is calm,
And sweet content is sorrow's balm.
There free from pomp and care, to wait,
Forgetting and forgot, the will of fate

Sebbene sia stato crudele con lei, era pur sempre suo padre: la assalgono i ricordi di una vita passata assieme ed al primo dolore se ne aggiunge un altro; considerando lo stato delle cose, ecco la risposta di Handel al "Dido's Lament" , è l'apoteosi che si raggiunge col gioiello dell'oratorio: si tratta del lamento di Cleopatra espresso nell'aria, deliziosamente malinconica, "Convey me to some peaceful shore". Questa aria è l'estasi di un cuore spezzato. Rapimento e sofferenza sono vani dinnanzi ad un doppio dolore insopportabile. Su dei discreti e contenuti accordi di archi, separati in classi, Cleopatra tesse una linea magicamente semplice: la melodia vocale, la linea dei bassi discendenti e l'armonia lamentosa di 12 battute finali non comparvero mai se non con Elgar. Esiste un aneddoto relativo all'aria: in occasione delle parole, scritte sempre da Morell,  Handel esclamò: “Al diavolo i Suoi giambi!”; Morell si propose di rimpiazzarli con dei trochei, mettendosi immediatamente al lavoro nella stanza accanto, ma in tre minuti s’accorse che ormai Handel li aveva già messi in musica come stavano.

Un altro aneddoto su questa aria: "Durante una mattinata estiva, Morell fu tirato giù dal letto alle cinque di mattina da Handel, venuto vicino ai dintorni di Londra con la sua carrozza. Il dottor Morell andò sulla finestra per rispondergli, dal momento che Handel non lasciava la sua vettura. In quel periodo Handel stava componendo l'oratorio. Quando il dottor Morell gli domandò cosa volesse, Handel gli rispose col suo inglese "Che diavolo significa la parola "Billow"?" presente nell'oratorio che Thomas Morell gli aveva scritto. Il dottore, dopo aver riso per una così ridicola ragione per disturbarlo, gli disse che "billow" significava vago, la vaghezza del mare. "Oh, la vaghezza" disse Handel, che prego il suo cocchiere di rientrare, senza dire più alcunchè al dottore."

E' una storia insolita, in quanto Handel aveva già messo in musica quella parola nel suo ACIS AND GALATHEA del 1732, oppure poteva consultare un dizionario decente come il Bailey o il Johnson, oppure avrebbe potuto chiedere direttamente al suo domestico, invece no: evidentemente dopo aver riflettuto tutta la notte, prende la carrozza per giungere alle 5 del mattino per chiedere direttamente all'autore del testo di ALEXANDER BALUS, Thomas Morell, con che significato aveva utilizzato quella parola "billow".

 

Tutta questa scena che si termina con questa aria, quale incoronazione superlativa del dramma, è di una bellezza confondente ed anche talee da poter esser considerata la più commovente di tutti gli oratori Handeliani. Dopo una scena così straordinaria, è compito di Jonathan di terminare la storia ricordando ai sopravvissuti che quelli che credono in altro che non sia il vero Dio troveranno la morte. Questa lode di Jonathan a Dio che sfocia in un coro che intona un bell'Alleluja ed un Amen fugato: rispetto alle disgrazie di Cleopatra il finale di un oratorio come questo è poco consueto in quanto è smorzato nella sua portata esplosiva (molto spesso voluta appositamente animata secondo il gusto dell'epoca), giacchè sia Alleluja che Amen del coro è composto su tonalità minori, quasi ad essere un segno di rispetto e di compartecipazione al dolore di Cleopatra. In sostanza il coro che segue le parole di Jonathan, Ye servants of th'eternal King, non è il coro esplosivo di fine atto consueto, e la tragedia svanisce a fine atto con gli echi del dolore di Cleopatra.

Ye servants of th'eternal King

A cura di

Arsace, Zadok, Antigono e Ssiroe

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 A cura di

Arsace da Versailles

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