Ed ecco l'acciaio!, abbandonate le delicatezze e le vacuità bucoliche, il coro di Apertura del Secondo Atto, From the censer curling rise, è stupefacente: trombe e timpani riprendono la parola... Il coro appare finalmente per la prima volta nell'oratorio nella sua pienezza, in un pezzo impressionante a detta di tutti: è una poderosa fuga in forma di rondò, decisamente in allegro, dove l'introduzione funge da ritornello: è un coro scritto secondo lo stile dei più vasti Anthems handeliani e mostra un altro grande aspetto della versatilità del compositore nel trattamento del coro; il pezzo è cerimoniale ma nel contempo esemplare. Il suo scopo non è quello di commuovere, anche se non ci si si può commuovere di fronte a tale imponenza, solennità, allegrezza ... un coro pieno di superlativi, nel trattamento della voce, della melodia, della strumentazione, dei crescendo: è un Quasar di luce! Sopraffare... questa è la parola usata dallo studioso Paul Henry Lang, che ha centrato in pieno la descrizione di questa musica: addirittura pare che ci sia nel tema della fuga un elemento ludico con cui Handel si diverte a giocare. Fra oboi e ritornelli, esplosioni di strumentazione e corale, verso le ultime battute del coro, ci sono tre crescendo, inframmezzati dai commenti oboistici del ritornello, che rapiscono per tre volte consecutive l'ascoltatore portandolo alla più ampia esaltazione fino a scaraventarlo nel crescendo ed esplosione finale di tutti (coro e strumentazione piena). E' un coro che si caratterizza con un disegno ritmico molto vario, espresso con un organico timbricamente molto colorato, composto da due trombe, due corni, due oboi, due fagotti, archi e continuo. La gloria di Solomon viene celebrata in questa composizione di Handel fatta da grandi blocchi armonici con eco antifonali e da una fuga raggiante, elaborazione di un tema presente nella sua Sonata per violino in Re maggiore. 

From the censer curling rise

Mentre le 2 Regine sono dei modelli (una nel Primo Atto, la seconda nel Terzo Atto), degli archetipi, le 2 prostitute sono donne in carne ed ossa, con un profondo studio psicologico: il loro carattere, la tenerezza ansiosa della vera madre e il dispetto egoista della sua rivale, traspare in ogni nota a loro associata, sia quando cantano sole, o assieme. Handel ha apportato la più grande cura ad ogni minima inflessione della linea vocale in questa scena del Secondo Atto, che è il perno dell'Oratorio.

When the sun o'er yonder hills

Thrice bless'd that wise discerning king

Il trio Words are weak to paint my fears è un capolavoro di costruzioni drammatica: comincia come un'aria destinata alla sola madre naturale. Il ritmo esitante e le frasi irregolari del ritornello tradiscono la sua ansietà. Tuttavia, lei guadagna coraggio lungo il suo discorso, ma la sua rivale, perdendo improvvisamente la pazienza, irrompe con uno scoppio di disprezzo "False is all her melting tale". La falsa madre ripete più volte la stessa frase sullo stesso ritmo, con un astio insistente di una vicina invidiosa, assillata dal reclamo che lei presenta. Solomon allora ristabilisce l'equilibrio con le parole "Justice holds the lifted scale" ed Handel gioca con abilità sui differenti sensi della parola "scale". Ognuno dei personaggi sviluppa il suo proprio tema contemporaneamente fino a che non resta la voce sola della madre vera sostenuta più pietosamente che mai... la mia causa è giusta, così la vera madre mantiene il suo canto iniziale.  La vera madre appare costruita magnificamente: è una figura commovente e questa sua caratteristica viene molto in risalto per come impietosamente viene presentata la madre impostora.

Words are weak to paint my fears / False is all her melting tale /

Justice holds the lifted scale

L'aria Thy sentence, great king dipinge la megera con un modo straordinario: ogni frase sembra esser stata pronunciata con un gesto di sfida calcolato. Appena raggiunge degli accenti che degli contrasto fa sembrare dolci ("Contented I hear and approve the decree") che riappare il movimento continuo con il suo canto sincopato. La madre impostora è così divorata dall'invidia che anche la sua apparenza di trionfo non è sufficiente a mantenerla per lungo tempo in uno stato di soddisfazione.

Thy sentence, great king

Dopo la sentenza di Re Solomon, va vera madre è terrorizzata per la sorte del suo figlioletto, così preferisce rinunciare a suo figlio piuttosto che vederlo ucciso. L'aria della vera madre, Can I see my infant gor'd, chiarisce che lei è disposta ad abbandonare il suo bambino, ma oltrepassa totalmente la piattezza prosaica del testo: Handel offre un pezzo profondamente sentito e meditato. Infatti le figure angolose, le note puntate del basso, mantengono una sensazione di timore che preme; le sospensioni dissonati e le modulazioni improvvise, l'emozione che si libera dell'entrata senza accompagnamento, il passaggio in maggiore e la regolarità del basso fino alla presa della sua decisione "Take him all", poi le frasi spezzate quando si lascia andare alla sua disperazione....sono tutti elementi che dipingono i dettagli del combattimento che si svolge nel suo cuore, presentati sotto una forma drammatica con un raro dono di empatia. La cura di Handel per dare un'appropriata forma drammatica a questo brano, risulta anche evidente dalle precise istruzioni che egli fornisce agli esecutori nella partitura: ora interrompe con un "adagio", il lago dell'aria, poi lo fa seguire con un "risoluto".

Can I see my infant gor'd

Israel, attend to what your king shall say

Dopo che Solomon emette la sua sentenza, ridà il bambino alla vera madre, e i due cantano in un duetto Thrice bless'd the king / The Lord all these virtues has giv'n, che presenta dei passaggi in canone molto belli.

Thrice bless'd the king / The Lord all these virtues has giv'n

Il coro seguente From the east unto the west è una splendida composizione a otto voci, con complesse parti concertanti per gli strumenti. E' una costruzione sillabica, con un tono di carattere prettamente popolare, ma sfoggia innegabilmente la quintessenza dell'arte corale cerimoniale, capace di scaldare ogni cuore, ed infatti infiamma anche il cuore di Zadok con un'aria successiva.

From the east unto the west

See the tall palm that lifts the head

La vera madre, rimasta sola in scena con un debole motivo, canta un'aria che immerge in una deliziosa atmosfera pastorale: anzi pare che la melodia possa accumunarsi alla pastorale del MESSIAH

Beneath the vine, or fig-tree's shade

Handel termina il secondo Atto con un coro Swell, swell the full chorus to Solomon's praise, in quattro parti, fondato su un ritmo di danza ben puntato.

Swell, swell the full chorus to Solomon's praise

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 A cura di

Arsace da Versailles

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