Ad appena 30 minuti a sud di Parigi, il Dominio di Saint-Jean de Beauregard è una delle mete per gli amanti dei castelli del XVII° secolo ed anche per coloro che amano i giardini e gli orti.

Il Castello dal lato dei giardini

Incastonato da un piano di terre e boschi, il magnifico insieme d'architettura ha conservato, nel corso del tempo, ancor oggi tutto il fascino, lo spirito e l'eleganza dell'ambiente naturale del XVII° secolo: un castello ammobiliato ed abitato, la più grande piccionaia dell'Ile de France ed uno stupefacente Orto fiorito, concepito "alla francese", e quindi ordinato con forme geometriche, che risulta unico per la sua diversità e rarità dei suoi prodotti vegetali.

Vista dal centro del castello, parte opposta alla cancellata

Classificato come Monumento Storico, il castello non è disabitato: in una parte infatti, non accessibile al pubblico, vi dimorano i proprietari attuali, che hanno a cuore di animare e condividere il castello con i visitatori.

Ingresso verso la sala di attesa per inizio visita guidata e visuale costruzioni adiacenti (fra cui Piccionaia)

La Loro passione per le piante ed il giardino si è manifestato in un restauro esemplare dell'Orto e nella creazione nel 19984 di una fra le prime Feste delle Piante, divenuta una manifestazione ortofrutticola fra le più importanti di Francia.

Scorci del castello di Beauregard

Il Castello è stato costruito sotto il periodo di Luigi XIII°, e i due assemblamenti laterali sono ancor oggi presenti: lo stile di Luigi XIII era tuttavia quello in mattoni rossi e pietra, cosa che è sparita oggi in quanto si è proceduto ad adeguare architettonicamente queste due parti alla costruzione centrale, eretta sotto Luigi XIV e che è andata a completare il castello, così come a infittire le costruzioni nel dominio (come le Comuni).

La Cancellata che si apre sull'asse dietro il castello, dove la vista si perde nella prospettiva

Si parla di "Castello trasparente" poichè esso si apre alla natura circostante, offrendo da un lato un bel panorama (ecco appunto Beauregard = bello sguardo), e dall'altro lato la vista si apre sul giardino che termina con una cancellata, al di là della quale la vista si perde in un asse geometrico. Nel castello coabitano armoniosamente mobili del XVIII° secolo, fra cui spicca un clavicembalo molto antico, ritratti e ricordi della famiglia.

Il Clavicembalo nella stanza, prospettiva foto effettuata dai vetri del giardino

La piccionaia, oggi non utilizzata per ospitare i piccioni, presenta una doppia scala di 12 metri, rotante, all'interno che fanno appoggio su un perno al centro della costruzione cilindrica. In essa sono presenti ben 4500 nidi, cosa che la annovera fra le strutture più imponenti del settore. In un dominio che nel tempo è stato essenzialmente agricolo, allevare 4500 piccioni che scopo poteva avere? non molto per avere del cibo, dal momento che il tipo di piccioni era importato dall'oriente e risultava abbastanza tossico.

La Piccionaia - vista da davanti e dietro

Il motivo di questa costruzione era essenzialmente per il guano che si poteva raccogliere e mettere nell'orto per ottenere rigogliose piante, verdure, frutti e fiori. Gli escrementi poi di questi piccioni erano anche di una colorazione rossa, per cui questa veniva utilizzata anche per creare una particolare tinta da apporre nelle parrucche ed a volte anche come fondotinta.

L'orto è classificato esso stesso come Monumento Storico e Giardino di un certo spessore dal Ministero della Cultura (1993); l'Orto fu costruito verso la metà del XVII secolo quando si terminava la costruzione anche del castello. L'orto aveva lo scopo di fornire, attraverso i suoi prodotti di frutta e verdura, ma anche tramite i suoi fiori, una quantità sufficiente per permettere la vita in autarchia quasi totale almeno a 40 persone viventi nel dominio a quell'epoca.

Visuali dell'Orto del Castello di Beauregard

Esso offre due ettari di buon umore e rapimento dal momento che non si tratta di un semplice orto casalingo come noi oggi lo intendiamo in Italia nel gergo comune, ma rappresenta una magistrale interpretazione dell'orto fiorito, cioè vi è una sapiente commistione fra fiori, frutti e legumi rari o dimenticati nel tempo, tutti organizzati in sontuose composizioni che vengono costantemente rinnovate. L'Orto, interamente chiuso fra delle mura, è un luogo dedicato al piacere dei sensi, solleticando vista, olfatto e gusto. E' formato da un quadrilatero suddiviso da due viali che si intrecciano perpendicolarmente, con un bacino centrale tondo, per l'irrigazione. Questa divisione delimita i 4 quadrati principali, bordati da spalliere a muro di alberi di pero e di mele, essi stessi suddivisi in 4 da dei viali più piccoli erbosi delimitati da fiori: i legumi si trovano dentro questi ultimi quadrati. Un giardino di fiori interrompe la parte orto dalla parte frutteto del giardino.

Intorno ai viali che attraversano l'orto, si lasciano quindi scoprire serre di uva, pereti, meli, alberi da frutto i più disparati, così come una camera per la conservazione dell'uva. Con un gran gusto estetico e magico, la creazione di questo Orto esplora instancabilmente l'universo vegetale per comporre delle nuove varietà ed arricchire ancora e sempre la paletta botanica di questo spazio quasi immediatamente adiacente al castello, uno spazio che è fonte di ispirazione per pareccchi giardinieri.

Domaine de Saint-Jean de Beauregard - Rue du Chateau

Come raggiungere il luogo

Da Parigi ----> treno fino ad Orsay; poi dal piazzale della stazione ----> Autobus -----> fino al Centro Commerciale LES ULIS 2 (fine corsa

Nel parcheggio del centro commerciale, posizionarsi all'altezza del cartello 15 -----> Attraversare la strada per sotto (passare 2 tunnel e si arriva in un villaggio totalmente staccato dalle costruzioni moderne, quasi un passaggio quello dei due sottoportici, non solo di tipo spaziale, ma anche temporale): una volta usciti dal 2° sottoportico proseguire a piedi: nel giro di 20 minuti seguendo la strada ed andando sempre dritti si giunge alla cancellata di apertura del Dominio.

Le visite individuali sono solo tutte le domeniche dal 15 marzo al 15 novembre, ed i giorni festivi dalle 14.00 alle 18.00

A cura di

Arsace da Versailles

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