Johann Gottlieb

Graun   

 

( Wahrenbrück, 28 Ottobre 1702 - Berlino, 27 Ottobre 1771 )

 

 

 

Le origini della famiglia Graun sono da ricercarsi in una famiglia di pastori luterani: il padre dei fratelli Graun, funzionario del fisco.
Presso la Kreuzschule di Dresda fu allievo Pisendel, poi studente dell'Università di Lipsia nel 1718.
Dopo un soggiorno nel 1723 a Praga dove potè usufruire per 6 mesi ebbe degli insegnamenti di Tartini), nel 1726 ottenne l’incarico Konzertmeister a Marseburg, luogo in cui J. S. Bach gli affidò l’insegnamento del figlio Wilhelm Friedemann.
Nel 1728 servì il principe di Waldeck ad Arolsen e, dopo il 1732, il principe ereditario Federico di Prussia a Rheinsberg.
Nel 1740 quando il principe, eletto Re col nome di Federico II, si trasferì a Berlino, Gottlieb lo seguì mantenendo il posto di direttore dell'orchestra della cappella reale sino alla morte, succeduto poi dal suo allievo preferito: Benda.
Intricato è il compito di scindere le composizioni fra Johann Gottlieb e il fratello Carl Heinrich, e la questione di attribuzioni non è ancora risolta, dal momento che le loro opere sono spesso autografate in modo impreciso e non ci si può appellare ad una analisi di differenziazioni stilistiche evidenti tali da poter attribuire con certezza una composizione all’uno o all’altro dei Graun.
L'importanza di Johann Gottlieb consiste nel suo ruolo chiave di trasmissione dell’ideale d’orchestra del suo maestro di Dresda, Pisendel, alla vita musica berlinese sotto Federico II, suonando e componendo alla corte del Re come Konzertmeister; non si dimentichi che Gottlieb fu pure responsabile della musica da camera del Re; fu uno degli ultimi sostenitori dell'ouverture francese, e come sinfonista appartenne al periodo di transizione, parallelamente alla Scuola di Mannheim; Gottlieb manifestò una predilezione per la sinfonia in 3 tempi, incrementando l'omofonia di stampo italiano con tecniche contrappuntistiche che fanno pensare a C. Ph. E. Bach.
Dal momento che era un virtuoso eccellente di violino, scrisse per questo strumento più di 60 concerti per violino, tutti tripartiti nei tempi adagio - allegro - adagio; si indugia in uno stile virtuosistico di netto rifacimento allo stile di Tartini, mentre negli adagi cantabili si possono intravedere tratti precursori romantici.
Nelle esecuzioni di Johann Gottlieb Graun i contemporanei esaltavano uno speciale “rubato”, altro elemento che può vedersi come precursore dell'analoga maniera che sarebbe stata successivamente di Chopin.

 

 

Composizioni

 

Pubblicate:

Sei sonate per il violino e cembalo (1726 o 1727 secondo J. G. Waltber; perdute);
Eight Sonatas for two German Flutes or Vl. with a Bass for the Violoncello or Harpsicord (Londra, 5. a.);
Six Concertos for the Harpsicord or Organ composed by Sigr. G & Agrell, op. 2;
3 sinfonie, 2 trii; 5 Lieder, 1 canzonetta (La partenza su testo di Metastasio) e due ariette in raccolte varie.

Manoscritti:

La Passione di Gesù Cristo, oratorio (Metastasio);
1 messa;
3 cantate sacre e 8 profane;
97 sinfonie;
17 ouvertures francesi;
1 suite;
8 concerti grossi;
oltre 60 concerti per violino, 6 per 2 violini, 2 per viola da gamba, 1 per violoncello piccolo, 2 per oboe d'amore, 1 per oboe, 5 per flauto, 1 per fagotto, 2 per clavicembalo obbligato; 3 quintetti; 6 quartetti; 2 Quadro; circa 150 sonate a 3; 26 sonate per violino e continuo.

 

 

Discografia

 

 
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Concerti & Sinfonie
Wiener Akademie, dir. Martin Haselböck
CPO
(1 CD, 1999) 
 

 


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Trio Sonatas
Les Amis de Philippe, dir. Ludger Rémy
CPO (1 CD medio prezzo, 1999)

 

 

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A cura di  Arsace  

 

www.haendel.it

 

Ultimo aggiornamento: 22-10-21