Antonio Vivaldi

 

 

 

Arsilda, regina di Ponto

 

 

 

partitura di Arsilda, regina di Ponto

 

 
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Arsilda, regina di Ponto
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opera in tre atti, RV 700, di Antonio Vivaldi
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Prima rappresentazione: Venezia, Teatro S. Angelo, autunno 1716
Libretto di D. Lalli

 

 

Argomento

Antefatto: Antipatra, regina di Cilicia ha due figli, i gemelli Lisea e Tamese. Il maschio parte per la guerra assieme all'amico Barzane, principe di Lidia, nonché promesso di Lisea. Entrambi i giovani si innamorano della principessa di Ponto, Arsilda, che ricambia l'amore di Tamese. Questi però sparisce in un naufragio. La regina Antipatra, per salvaguardare il trono, induce Lisea a spacciarsi per il fratello.
L'opera si apre con le contumelie di Arsilda nei confronti di Tamese che non si decide a celebrare e consumare le nozze: ma il creduto Tamese è Lisea, che ama ancora Barzane e spera nel ritorno del fratello, che non è morto ma anzi si aggira nella reggia sotto mentite spoglie di giardiniere e, con l'aiuto del generale Cisardo, zio dei due gemelli, salva Arsilda dalle focose brame di Barzane. Mentre Lisea e la confidente Mirinda si scambiano confidenze e riflessioni sull'amore, Arsilda è attratta dall'uomo che l'ha salvata dalla violenza di Barzane, e quest'ultimo, rimproverato da Tamese (in realtà Lisea), volge di nuovo i suoi pensieri a Lisea che gli si dice chiusa in un sotterraneo. Finalmente, scoperti i veri motivi dell'agire di Lisea (salvaguardare il trono), Tamese si svela,  e nella scena finale viene festeggiata l'unione delle due coppie Tamese-Arsilda e Barzane-Lisea.

 

 

Il concerto

 

Sabato 24 marzo 2000, si è svolta una manifestazione presso l'isola di San Giorgio, proprio dinnanzi la Chiesa della Pietà, a Venezia, che aveva per oggetto la premiazione di alcuni vincitori de:
L'UNIDICESIMO PREMIO INTERNAZIONALE DEL DISCO ANTONIO VIVALDI PER LA MUSICA ANTICA ITALIANA 2000

La giuria era formata da:

Francesco Degrada
Mario Messinis
Michael Talbot (presidente)
Roger-Claude Travers
Roman Vlad
Francesco Fanna (segretario del Premio)

Ora, Talbot è stato sicuramente un onore vederlo dal momento che ha scritto una splendida biografia su Antonio Vivaldi...
Dopo la premiazione c'è stata a mio avviso l'esecuzione bellissima di una selezione di arie tratte dall'opera ARSILDA REGINA DI PONTO, RV 700 di Antonio Vivaldi, sotto la direzione di Federico Maria Sardelli con il suo Ensemble Modo Antiquo. Detto per inciso, incredibile il pathos infuso dal direttore nell'esecuzione: è dotato di una forte Vis interna, e questo è un grosso pregio: i direttori pacati come carattere rendono a mio avviso pacata pure l'esecuzione: orbene questa è stata molto coinvolgente.
Non hanno eseguito tutta l'opera naturalmente, ma da quanto si evince dal libretto accompagnatorio deve esser stata la prima esecuzione in tempi moderni.
L'organico era molto corposo e si componeva anche di strumenti "non standard"; insomma il tutto per un sicuro Debordo Barocco.
A tal proposito possiamo leggere a pag. 184 del suo libro un frammento di notizia sull'opera:
"Vivaldi fa uso di clavicembali solisti (nelle rappresentazioni operistiche si impiegava più di uno strumento) per l'aria Io son quel gelsomino (Arsilda, I, 15) in funzione di effetti puramente coloristici".
Un appunto che vorrei fare, e di specificazione sul termine "coro": i cori non erano altro che degni ensemble, non veri e propri cori, nel senso che le voci cantavano all'unisono, e non si sdoppiavano intrecciandosi: comunque erano vigorosi corposi, e sfarzosi, anche con l'ausilio del timbro di 2 corni.
Riguardo i cantanti: il soprano era delizioso, non solo per la vocalità chiara precisa cristallina, ma anche per l'aspetto, un angelo biondo, addobbato a festa per l'occasione: era un piacere d'ammirare e ascoltare. Ha interpretato i due ruoli di Barzane e Mirinda.
Al secondo posto metterei il tenore Paul Agnew, che ha cantato 2 arie, una lenta e struggente, dove il direttore ha ben sottolineato il piano e l'esplosione dell'orchestra in alcuni punti salienti e drammatici dell'aria "La tiranna e avversa sorte", e si è destreggiato bene nelle irte vie del pentagramma dell'aria di agilità "La mia gioia ed il mio amore".
Il baritono, secondo me ha cantato in sordina; non mi è piaciuto invece il timbro di Arsilda, mezzosoprano.
Orchestra e coro mi sono sembrati buoni. Ottima la direzione.

Grande Vivaldi!

 

 


L'opera ha avuto una rappresentazione completa il 20-22 luglio 2001 a Barga, presso il Teatro dei Differenti, con il seguente cast:

Arsilda: Simonetta Cavalli
Lisea
, creduta Tamese: Lucia Sciannimanico
Mirinda:
Elena Cecchi Fedi
Barzane
Rè di Lidia: Nicki Kennedy
Tamese:
Joseph Cornwell
Cisardo:
Sergio Foresti
Nicandro:
Alessandra Rossi

Coro da Camera Italiano,
Modo Antiquo,
dir. Federico Maria Sardelli

L'opera è incisa su etichetta CPO.

 

 

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A cura di Arsace  

 

www.haendel.it

 

Ultimo aggiornamento: 07-05-20