Sotto il segno di 

Handel

Commenti, resoconti e foto varie della rappresentazione del

30 Luglio 2006

Ore 21.00, Chiesa di Santa Maria della Neve

via Saredo, quartiere Fornaci, Savona

di

Cast

GIULIO CESARE Angelo Manzotti

CLEOPATRA Alexandra Zabàla

TOLOMEO Angelo Galeano

CORNELIA Paola Pittaluga

SESTO Patrizia Bozzo

ACHILLA Riccardo Ristori

NIRENO Angelo Bonazzoli

CURIO Stefano Olcese

Direttore Luca Franco Ferrari

Orchestra e coro de  IL CONCENTO ECCLESIASTICO

Regia Alessandro Capaldi

Costumi: Arbace

Scenografia a cura dell'Istituto Artistico di Savona

Acconciature e trucco: Lory et Elisa

Madrina della serata: la Sig.ra Renata Scotto

entrata libera

I commenti dei partecipanti da Handel Forever

Arsace scrive:

Come tutti sanno a Savona si è svolto lo spettacolo del GIULIO CESARE di Handel. Mi scuso con tutti coloro che sono venuti e che non ho molto ascoltato o con cui non ho molto parlato come volevo, ma molte circostanze mi hanno impedito di fare quello che avevo in mente, caldo e tempo in primis. Infatti - come i presenti possono confermare - una piaga dell'opera è stata sicuramente il caldo mortale.....in chiesa c'erano delle fontane, non semplici spettatori! :-O Le corse da uno ad un altro (sono arrivato anche a spingere qualche anziana per poter giungere da questo o da quell'altro e parlare velocemente) negli intervalli brevi - per esigenze contenitive di tempo - sia alla fine alle 1.15 circa di notte dalle 21.00 momento di inizio dell'Ouverture, mi hanno portato a comportarmi in tal modo. Spero abbiano sopperito a socializzare gli altri, con quelli che magari si sono sentiti trascurati...

2 su 4 moderatori presenti di HF intanto si può dire che erano presenti, oltre al sottoscritto c'era pure Zadok. Immancabile la nostra Pubblic Relations Faustina Bordoni ^_^ Erano presenti anche Gentario, Matteo Farinelli e Claudio fra quelli noti che scrivono..... Arbace poi ha ripreso tutto...ed è stato encomiabile per il fatto che stare in piedi su una panca per 3 ore e mezza sopraelevato a filmare con tutto quel caldo...io non so come ci sia riuscito senza collassare (considerate che oltre al caldo di base si doveva aggiungere il fatto che eravamoal chiuso e c'erano circa 150 persone e in più c'erano le luci di illuminazione....). Devo dire che la serata malgrado il caldo annientante è stata bella... resterà un bel ricordo, e non posso che elogiare Alessandro Capaldi, il regista, per l'idea, l'iniziativa e la realizzazione della stessa. Credo che non sia stato facile trasformare il tamburo di una chiesa in un teatro, ma tant'è che si è visto "teatro":

mi sono piaciute molto le interpretazioni (vocali e di postura sul palco) di quelle che per me sono state le tre stelle della serata:

il nostro divino Angelo Manzotti, nel ruolo di Giulio Cesare

 

la nota Alexandra Zabala, (qui sotto interpreta Cleopatra nelle vesti di Lidia)

e il sorprendente, coinvolgente, adorabile Angelo Galeano, alias Tolomeo.

Non lo avevo mai ascoltato dal vivo, quindi capite bene che non avevo una idea chiara su come poteva essere l'interpretazione... sì non solo la voce, ma anche l'interpretazione. Bhè l'ho trovato stellare! :-| Credo che mi abbia causato un crampo alla mandibola da quanto sono rimasto sorpreso....quasi quasi mi veniva da andare ad aiutare Tolomeo nella storia ^_^, ma questo avrebbe causato una interferenza di un'altra opera: che c'entra PARTENOPE con il GIULIO CESARE :-) ? Poi non so queste sono state le mie prime impressioni.... vediamo cosa dicono anche gli altri presenti. Conteggiando ho fatto fondere col caldo la macchina fotografica... circa 150 foto: vediamo cosa ne posso ricavare per costruire un pagina web sull'evento.

Gentario scrive:

Un concerto molto bello :-) Atmosfera gioviale e interpreti molto disponibili (Ho raggiunto Manzotti non so quante volte per autografi e foto).

[qui sopra Angelo Manzotti in Giulio Cesare nell'Aria "Presti Omai l'Egizia terra"]

Mi ha fatto molto piacere poter conoscere dal vivo alcuni di questo gruppo. Per fortuna non ho patito il caldo, perchè buona parte del concerto l'ho seguito nelle ultime file. Diciamo che ringrazio tutti quelli che tra un atto e l'altro hanno dato forfait, permettendomi di avanzare tra le prime file :-)

L'overture d'inizio mi è piaciuta proprio molto ed ho apprezzato la Cornelia di Paola Pittaluga, l'unica finora tra le interpreti di questo ruolo che mi sia piaciuta.


Paola Pittaluga, in Cornelia, mentre Achilla canta "Tu sei il cor"

Stupefacente Angelo Galeano (Tolomeo), che ha ricevuto molti complimenti anche dagli addetti del settore presenti in sala. Era ora che vedessi un Tolomeo con un bel timbro e dalla voce non ingolata!!!

Angelo Galeano, in due momenti nel ruolo di Tolomeo: nella foto a desstra mentre canta "Empio, sleale, indegno"

Manzotti...beh, Manzotti è Manzotti: non si discute. Gentilissimo, disponibilissimo: un gran signore. 

Belli, davvero belli i costumi. E qui ci sarebbe da tirare le orecchie a tutte quelle produzioni teatrali blasonate che tirano fuori cose orrende, nonostante il budget sicuramente elevato! E' stato un piacere partecipare a un evento come questo!

 

Xenio scrive:

Ciao bellissimi!
Si, io non sono tra quelli che scrivono spesso, ma questa volta Entusiasmo e Meraviglia mi spingono a prendere in mano la penna - ehm, a battere sui tasti - per cercare di dare almeno una piccola idea del clima di questa bellissima serata, che ho potuto godere grazie alla disponibilità e alla gentilezza del nostro meraviglioso Arsace e della nostra inossidabile PR Faustina. ;P 

Attesa.

Brusio, voci, volti, profumi, strette di mano, risate...

Caldo...

CALDO, CALDO, CALDO, CALDO....  *__*

E poi, la musica!

Il Concento Ecclesiastico è un ensemble di razza, e lo ha dimostrato anche domenica con accompagnamenti di grande sensibilità... anche se il caldo (spero) ha fatto stonare alcuni solisti (1. violino inprimis) più di una volta...

I cantanti li ho trovati tutti bravissimi, ciascuno a suo modo. Ve li descriverò tuttavia un poco più nel dettaglio (chiedo venia che non indico i nomi perchè non li ricordo tutti...):

Sesto: una voce ben intonata, ma debole e fredda, e pochissima presenza scenica, nonostante gli incoraggiamenti reiterati del sottoscritto, dalla 1. fila, a tirar fuori gli... attributi ^__^ nell'aria finale del 2. Atto

Sesto furente, dietro Cornelia con i veli del lutto per il marito decapitato Pompeo

Cornelia:  Ottima interpretazione, ottima voce, calda, ferma, sicura... a volte però forse sforzava e ingolava un pochino...

Nireno: Purtroppo non ha cantato arie, ma l'interpretazione è stata assolutamente gustosissima: il più simpatico del cast! ^__^

Nireno, alias  Angelo Bonazzoli

Achilla: Ristori lo conoscevo già in un'incisione dell'Arminio, ma dal vivo è meglio ancora, poichè alle doti vocali sopraffine unisce altrettanto buone capacità sceniche...

Cleopatra: La Alexandra Zabala mi aveva già deliziato nel Mitridate di Porpora, ma ora mi ha incantato... Io non so quanti anni abbia, ma penso ci siano pochi giovani che possano vantare di essere già artisti fatti e finiti, senza pecca... e lei è sicuramente tra questi...

Tolomeo: La sorpresona della serata, come ha già detto Arsace: voce calda e sensuale, ma molto molto agile e leggera, presenza scenica fenomenale, interpretazione memorabile... bravo Angelo (Galeano)!

Giulio Cesare: è stata la prima volta che ho potuto ascoltare Angelo (Manzotti) dal vivo, e devo dire che ciò che mi raccontavano di lui corrisponde perfettamente a verità: nessuno ha avuto altrettanto coraggio e fantasia nelle variazioni e nelle cadenze, nessuno lo eguaglia in passione. Bravo Angelo!!!

Giulio Cesare, nell'Atto Secondo (Angelo Manzotti)

CORO ((son corista, 2 paroline fatemele dire! Povero coro, nessuno si ricorda mai di te :( Bravissimi tutti, ma timidiiiiii.... 4 o 5 volte il maestro Ferrari li ha invitati ad alzarsi in piedi per raccogliere gli applausi, e loro gnenteeeee ^___^ 

A proposito, voglio unirmi anch'io al coro di elogi per Alessandro...uno spettacolo di tale livello gratis!!! quando mai si è visto? Ed ha ragione Arsace: anche se eravamo in chiesa, è stato vero, grande Teatro.

Saluti barocchissimi dal Vostro Servitore Obbligatissimo Xenio

 

Zadok scrive: 

Il mio giudizio sulla serata è sostanzialmente in linea con quanto già detto dagli altri. In più aggiungo: una grande occasione finalmente concretizzatasi di veder riuniti un bel numero di iscritti ad Handel_forever (io ne ho contati 8 ma ce ne erano di più sicuramente) presenti ad un bellissimo concerto handeliano. Ci mancavano Rodelinda e Rodrigo, ma di occasioni ne avremo tante in futuro..

Stendiamo un velo pietoso sulla locandina: oltre che essere brutta e squallida nel disegno (Arsace ne aveva disegnata una veramente degna, come potete vedere sul sito), vi è stata completamente omessa l'orchestra ed il coro, a parte il direttore.

Poi se permettete, su Tolomeo, avrei delle riserve. Non mi sento di esprimere gli stessi elogi sui quali tutti sembrano concordare, credo per il seguente motivo: pur essendo Galeano un discepolo di Angelo il Grande, 

l'accostamento tra i due mi sembra inappropriato vista la grande differenza di esperienza sul campo tra i due. Inoltre, sempre per rimanere sulle opinioni personali, Manzotti tendo ad apprezzarlo maggiormente dal vivo, questo è un suo punto di forza che non riesco a scorgere in tutti gli altri. Comunque devo ammettere che questo Tolomeo mi è piaciuto sempre di più di aria in aria, quindi forse il mio giudizio è stato falsato dall'impatto iniziale nell'aria d'esordio del primo atto. 

Tolomeo alias Angelo Galeano in "Belle Dee"

Ultima nota riguarda la sorpresa che ho avuto nell'osservare che alle ore 1:10 in Savona, la sala era ancora gremita di gente, di ogni età. Fa anche impressione vedere come persone anziane, probabilmente non tutte assidue frequentatrici di opera barocca, siano rimaste fino a quell'ora tarda, in quell'ambiente che tutto sembrava fuorché un luogo di culto, con temperatura ai limiti della insopportabilità e tasso di umidità del 999%, ad udire fino in fondo un'opera praticamente senza tagli. Questo è stato davvero un grande atto di coraggio del regista e degli esecutori, non credo che nessun grosso teatro o organizzazione concertistica (Santa Cecilia, La Scala, La Fenice..) farebbero mai una cosa del genere. Ma tutto ciò è avvenuto la notte del 30 luglio in Savona ed il miracolo è da imputarsi sempre ed unicamente ad un solo uomo, non un Mozart qualunque, non Bach, non Beethoven, ma HANDEL!

Ciao Zadok

 

Panale scrive:

Cari amici di HF, ebbene ero anch'io a Savona e ho assistito ad un concerto di veramente altissimo livello e il tutto Gratuitamente!!! non se ne vedono in giro tanti avvenimenti di questo genere... ho avuto il piacere di conoscere qualcuno di voi anche se non ho specificato bene chi fossi in definitiva... mi avrebbe cmq fatto piacere parlare con i moderatori che mi hanno crocifisso per i miei pensieri, così ne avremmo potuto dibattere a quattr'occhi... devo essere sincero gli artisti sono stati tutti bravissimi a mio giudizio anche se le parti di Sesto e Nireno mancavano l'una di vigore e l'altro di dizione!!!  l'orchestra è stata fantastica ad eccezione di qualche stecchetta dei solisti... cmq nel complesso ottima interpretazione strumentale!!!

Della regia sinceramente nn mi complimenterei... ma visto che era tutto GRATIS nn metto becco... :p

un'ultima cosa.... Angelo sei divino!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Arsace scrive:

Le impressioni e i miei giudizi 

Una delle cose sbalorditive di cui sono venuto a conoscenza in gossip di navata (corridoio no, ....eravamo in una chiesa ^_^) è che tutti gli artisti avevano cantato l'opera completamente già nel pomeriggio per poter eseguire credo una incisione senza il disturbo di un pubblico che a quanto ho sentito mugugnava - vedi donne dietro i microfoni che continuavano a parlare durante le esecuzioni : ma perchè non se ne stanno a casa 'ste mosche maledette!!!!! - oppure perchè c'erano dei commenti alla trama dell'opera o non so per cos'altro .....fatto sta che poi c'era sempre qualcuno che non stava zitto, e se non si parlava o si tossiva o cadeva la borsa per terra con ferramenti vari... oppure ci doveva essere qualche commento di spiegazione: ma ditemi quanta pazienza ci vuole per non iniziare un bel baruffòn...*_* per non parlare di quelli/quelle che anche in estate piena devono tossire e fatalità proprio nelle arie lente dove l'orchestra non riesce a coprire il fastidioso rumore.... ma non possono stare a casa se sono malati? o per lo meno non possono stare lontani dai microfoni di registrazione? 

L'orchestra mi è parsa all'altezza: non c'è stato nulla da ridire. Da ricordare c'è solo che in una o due arie lente di Cleopatra c'è stato un primeggiare, un evidenziarsi del violoncello rispetto il resto dell'orchestra: la cosa naturalmente credo si potesse notare solo con il confronto con altre versioni della stessa opera. Queste cose spiccavano alla mia attenzione, assieme alle variazioni, leaders della serata, che devo ammettere erano in tutte le arie ... Giulio Cesare personaggio 

Angelo Manzotti nell'entrata in palco con "Presti omai l'Egizia terra"

presentava non solo variazioni sicuramente nei da capo, ma anche le incredibili e gustosissime cadenze nella fine della parte B dell'aria: "Se in fiorito ameno prato" 

"Se in fiorito ameno prato" Cesare cantato da Manzotti

e "Aure deh per pietade"

Campo di battaglia....Cesare canta "Aure deh per pietade": Angelo Manzotti. A destra il direttore Luca Franco Ferrari

arie che non mi avevano mai colpito nelle interpretazioni, sono state la sera dello spettacolo trasformate, riempite di sostanza interpretativa e ornamentazioni da Angelo Manzotti ...Angelo, oh Dei, è una cosa incredibile! trasforma le arie col suo modo di cantare, con il suo gusto "barocco"... che me le fa apprezzare! o apprezzare di più! quante volte un'aria che consideravo secondaria con Lui è diventata un ritornello che non riesce ad uscirmi dalla testa? magia di Angelo Manzotti.... mi rendo conto che ho usato superlativi per parlare delle sue interpretazioni barocche, e siccome mi rendo anche conto che non esiste solo lui, spesso mi trovo in difficoltà, perchè non posso usare le stesse aggettivazioni se incontro un altro falsettista che mi entusiasma........ecco quindi che devo ricorrere allora spesso a metafore....Non dimentichiamo poi l'interpretazione: è un personaggio, cioè si è difronte non solo alla voce, ma anche ad una interpretazione del personaggio, non ad un fantoccio canoro: lo sdegno che ha mostrato in alcune arie! E' un fuoriclasse l'ho sempre detto.... però sapevo il livello a cui sarei andato incontro nell'assistere all'opera... sapevo che sarebbe stato in grado di stupirmi... le variazioni di suo pugno.... le arie sistematicamente variate nei "da capo": io non so se avete idea del gusto di ascoltare una variazione....quando si ascolta un'aria in cd, più e più volte, e ancora ... e ancora... si stampa in mente tutta la musica.....una variazione, sebbene minima si percepisce come una piacevolissima sorpresa, e fa approfondire come una stessa aria possa avere delle sfaccetature differenti.... figuriamoci poi se le variazioni sono molto consistenti come quelle che elabora Angelo Manzotti: diventano fuochi d'artificio... quanto, quanto una serie di note, trilli, cadenze possano essere incisive..... e sempre rendendosi conto che non si sta ascoltando un soprano femminile, la sua voce è differente, il timbro.... i filati quasi a livelli di ultrasuoni per poi cadere negli abissi baritonali...................

 

L'aria "Va tacito e nascosto"  ascoltata un centinaio di volte.... che freschezza che novità riascoltarla....che cadenze, che botta e risposta con gli strumenti.... queste sono fatti e particolari che, per uno soleto ad ascoltare giornalmente musica Barocca, apprezza in modo smisurato.... Ps: per esser corretto devo dire tuttavia che l'aria "Quel torrente" ha presentato delle vere incomprensioni fra cantante e orchestra: in fondo non poteva esser altrimenti: le variazioni devono essere provate e riprovate più volte, proprio perchè sono delle novità ed in un'aria piena di svolazzi come questa le prove a mio avviso dovevano essere intensificate...ma non era stato possibile sempre secondo news da acquasantiera (^_^''), anzi le ultime due arie sono state provate con l'orchestra solo una volta, in quanto pare che il tempo mancasse.... ma un'aria non cambia il giudizio ottimo che devo esprimere sia per Angelo Manzotti - una riconferma di quanto continuo a predicare - sia per l'orchestra......Si aggiunga che c'è anche la registrazione del pomeriggio, dove l'aria è stata fatta senza errori .....

Una nota particolare anche all'aria di furore "Al lampo dell'armi", dove brandendo la spada Angelo Manzotti (foto sotto)

ha variato anche lì i da capo appena in tempo per l'interevento del coro che è stato "tonante" col suo "Mora! Cesare mora!": anche sul coro non posso che esprimere un buon giudizio, sebbene più che di coro si deve parlare di ensemble, visto che siamo in presenza di un'opera e non di un oratorio.

Confermo sempre quanto ho predicato in precedenza dell'importanza dei falsettisti, se non altro per un equilibrio timbrico, sia per la bellezza meramente uditiva - non volendo tirare in ballo l'aspetto visivo - dell'accostamento delle voci maschili e femminili entrambi soprano (si veda il duetto finale di CESARE E CLEOPATRA)

Momento in cui Cesare incorona Cleopatra Regina d' Egitto.... dietro Nireno

e volendo anche in relazione a Sesto che ho trovato impersonale e distaccata nella interpretazione.... io avrei messo un controtenore furente insisto..... ed inoltre tutto poteva sembrare... ma non un figlio *maschio* di Pompeo.....ribadisco il concetto: per un equilibrio timbrico, che non stanchi le orecchie degli ascoltatori è necessaria una differenziazione dei registri: se proprio si vogliono le contramezzo in parti maschili, allora siano i controtenori nelle parti femminili (trovo però che sia una caricatura in entrambi i casi, ma per l'equilibrio si potrebbe anche tollerare tutto ciò: non sarei di certo rimasto seduto ad ascoltare un stuolo di contramezzo a cantare, neppure se fosse stato cantato Handel... e di certo non mi sarei fatto 13 ore fra andata e ritorno in treno......).

Su Sesto qualcosa in suo favore? bhè anche il personaggio ha variato il da capo... ma in sostanza - a parte le arie di Cornelia, di cui non ho notavo un gran chè, TUTTO nei da capo era variato... della serie era la normalità variare (naturalmente chi più chi meno, ma comunque la variazione c'era nei da capo): l'opera è sta una insegna alla variazione e insisto per chi conosce le arie quotidianamente, avvertire anche un piccola variazione ha un impatto enorme! figuriamoci poi le variazioni molto consistenti, che sono state presentate quella sera....

Parlerò dei tre astri che mi sono apparsi quella sera, gli altri non mi hanno colpito, li ho trovati "ordinari", nel senso normali che non mi hanno regalato un coinvolgimento, ma non si può dire che erano pessimi: Cornelia, Sesto ed Achilla non mi sono piaciuti un gran chè e devo dire che non vedevo l'ora che fossero gli altri tre a cantare, ossia Cesare, Tolomeo e Cleopatra.

Ecco Tolomeo e Cleopatra in una scena ...d'amore fraterno

"...giusto Ciel io morirò" Cleopatra alias Alexandra Zabala

Cornelia tuttavia era molto molto carina davvero: sarà stato forse il contrasto visivo con quella della versione dell'opera con dame Janet Baker o quella con Jeffrey Gall......

Si aggiunga la mia delusione per non aver visto cantare Nireno, la sua aria di appendice (e devo dire che me l'aspettavo l'aria, solo alla fine del primo atto mi ha l'Angelo stesso riferito che non era previsto che la cantasse): i suoi recitativi - consentitemi - sono stati veramente ben interpretati, facendo sì che il legnoso recitativo, scarno ed impersonale di molte incisioni di opere, si trasformasse in qualcosa di piacevole o meglio "di vivo": bravo!..... Per il Nireno in sostanza è stato un debutto operistico, ma mi auguro davvero di riascoltarlo presto....

Arsace

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Handel Forever!

 

Claudio scrive:

Dopo tutte questi ben articolati commenti cosa può aggiungere "un praticone" della musica come il sottoscritto.

Che Angelo (Manzotti) ancora una volta ci ha dimostrato la differenza tra "essere" un cantante e "fare" il cantante. Nell'intervallo con la sua innata "giovialità" ai miei complim

enti per il duetto con i corni ha risposto nell'unica maniera possibile: "ma è normale fare così, sono gli altri che non ci pensano".

Una scena: Sesto riconosce Cesare non perito in battaglia.

Che nuovamente si è dimostrata l'ignavia degli enti lirici che a fronte di budget faraonici ci presentano sempre le solite operine scialbe, quando il pubblico gradirebbe solo della buona musica e l'impegno dei cantanti.

Che solo per suscitare un po' di ilarità sottolineerei due dettagli fuori posto:

- il nostro Handel si chiama o George Frideric (come si firmava) o tuttalpiù Georg Friedrich (suo vero nome anagrafico), nella locandina hanno fatto un bel "collage" .......

- nelle immagini che scorrevano dietro la scena un regista distratto non si è accorto che il busto romano era si di un Giulio Cesare, ma non del nostro, bensì del successivo Augusto imperatore (foto sotto)......

Che serata memorabile !!!!!!!!!!!!

NanClaudio

 

Matteo Farinelli scrive:

Mi ha fatto davvero piacere rincontrare persone squisite come Arsace e la carissima Faustina, Claudio e la sua carinissima consorte Anna, e ovviamente il caro Paolo; degli altri non so chi fosse della ML ma mi ha fatto tanto piacere conoscere tutti quelli che non ho avuto la fortuna di incontrare prima.

Per quanto riguarda lo spettacolo non posso aggiungere nulla a quello che è stato già detto. Mi permetto solo di sottolineare il piacere che ho provato nel vedere in scena Angelo Galeano. Lo avevo già sentito cantare quando ancora non era deciso se cantare come baritono o con la meravigliosa voce con la quale ci ha deliziati domenica notte. Felicissimo che tu abbia scelto questa via carissimo Angelo perché sei stato veramente fantastico.

Rimarcare la maestria e la fantasia di Angelo (Manzotti) è quasi superfluo perché tutti o quasi siamo a conoscenza di questo fatto.

Un abbraccio ad Angelo Manzotti per le meravigliose emozioni che ci ha regalato.....come sempre!!!!!

Angelo Manzotti nella scena di commemorazione del defunto Pompeo

 .....la Zabalà....quella voce è una libellula che volteggia e salta ad una velocità indicibile....strepitosa!!!!!!!

Cornelia deliziosa e molto dolce....decisamente credibile nella parte...

 

Orchestra e direzione all'altezza delle grandi doti canore messe in campo.

Serata da ricordare e ....magari...ripetere!!!!

Matteo

E per concludere una testimonianza di Angelo Manzotti, sull'evento e su tutti quanti hanno scritto e partecipato alla serata del 30 Luglio per il GIULIO CESARE a Savona

"Carissimo Arsy,

grazie di tutto e dell'affetto che sempre mi dimostri.

Vorrei tanto che questa mail fosse pubblicata in www.haendel.it almeno per ringraziare tutti colore che sono intervenuti alla serata e che hanno scritto tante belle cose su di noi. Non potendolo fare personalmente con ognuno di loro dico grazie di cuore e ricambio l'affetto che mi viene dato e che tanto mi è caro. Per quanto riguarda l'aria "Quel torrente" la colpa è solo mia. Io ho sbagliato a contare una pausa e sono entrato in ritardo a metà del da capo; in un'aria del genere è quasi impossibile rientrare perfettamente tanto è veloce e difficile, quindi mi assumo la responsabilità dell'errore. Per fortuna nel pomeriggio l'abbiamo registrata ( tutto è stato registrato) così se avremo una pubblicazione ufficiale quella giusta ci sarà! Chiedo venia per la stanchezza che mi ha massacrrato e che mi ha portato a quel calo di attenzione che ha compromesso l'aria (che però effettivamente non avevamo provato molto e un triplo salto mortale come quello va provato ripetutamente per sicurezza). Comunque io sono ancora qui a farmi sensi di colpa e a martellarmi i......., quelli insomma.

Un caro abbraccio a tutti di vero cuore. Quando si può rendere un piccolo omaggio a un grande Haendel è sempre un piacere: da noi lo si poco e a volte pure male e l'Autore non merita questo. Merita impegno, bellezza, amore ed emozione.

Con affetto

Angelo"

L'artista Angelo Manzotti durante un suo recital

A cura di

Arsace da Versailles

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