Bernacchi

 

 

Aneddoti

 

 

Bernacchi nel Demofonte di Schiassi, disegno di Antonio Maria Zanetti, Venezia 1735

 

Bernacchi vs Farinelli

 

Nel 1727 Bernacchi riapparve a Bologna e mise k.o. Farinelli. L'opera che si rappresentava era LA FEDELTA' CREDUTA CORONATA di Orlandini: in questa occasione Farinelli, che era un cantante più giovane e già famoso, volle stupire con una serie di agilità da capogiro, per cui si buttò con tutta l'anima in cadenze complicatissime: quando però fu il momento di Bernacchi, che aveva l'onere di cantare un'aria successiva, imitò esattamente gli abbellimenti che aveva precedentemente fatto Farinelli, eseguendoli però con una facilità e grazia superiori, ed in più aggiungendo altre fioriture sue particolari. In questa occasione indubbiamente Bernacchi vinse Farinelli. Questo evento fu commemorato da un grande festino e da un sonetto composto in bolognese, che si trova presso la Biblioteca Universitaria di Bologna, intitolato "In favore del musico Bernacchi e contro il Farinello", che così recita - grazie ad una traduzione di Gabriele Musenga:

"Vorrei che mi diceste cos'è mai questo gran rumore
Che la gente fa con questo vostro Farinelli!
Per Cristo, vi dico che avete perso il cervello:
E vi dico che canta meglio Bernacchi!

Questo non spara nè razzi nè mortaretti.
E non imita nè l'usignolo nè il fringuello!
E' un cappone che è castrato così ben ugualmente
che nella sua voce non si può trovare intaccatura.

Pertanto, chi ne è dispiaciuto si vada a nascondere.
E dico a questi tali che sono in errore,
Che quanto si è detto Bernacchi, più in là non si può andare

Dicano ciò che vogliono: a Bologna non danno fastidio
E ciò alla faccia dei cani
che disonorano tutte le Scienze!"

Successivamente all'episodio, avvenuto il 7 Luglio 1737, Bernacchi e Farinelli si esibirono ancora assieme in alcuni oratori nella chiesa dei PP. Gesuiti.
In seguito ai successi ottenuti, i due musici cantori furono festeggiati con un banchetto nella dimora del Bernacchi, dove si brindò abbondantemente per le "moderne paghe che si praticano a simili virtuosi".

Questo episodio è stato riferito non solo dal primo biografo di Farinelli, ma anche da Enrico Panzacchi nella sua "La vita italiana durante la rivoluzione Francese e l'Impero" (Milano, 1897).

 

 

Bernacchi e la maestra 

 

Una passione fortissima legava il celebre evirato cantore Antonio Bernacchi alla sua maestra di canto Antonietta Merigi.
Tale fu la passione che quando il Bernacchi ricevette la proposta di un allettante contratto per restare cantore alla corte di Napoli, Egli accettò ponendo tuttavia 2 condizioni:
1 - che venisse scritturata anche la sua maestra-amante e
2 - che si licenziasse il suo rivale Giovanni Caresini, detto Cusanino.
Il Re promise tutto pur di ottenere i servigi di quest'altro astro del belcanto.
I nobili tuttavia che parteggiavano per il Carestini, brontolarono e fecero delle forti rimostranze al re, tanto che giunsero a convincere il Re a rimangiarsi la parola data.
Fu così che Bernacchi con profondo dolore lasciò Napoli assieme ad Antonietta.

 

 

Bernacchi, Tesi, Farinelli, Bulgari, Pistocchi

 

 

 

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A cura di  Arsace

 

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Ultimo aggiornamento: 17-10-21