Si tenga sempre presente la cartina sotto violacea, come punto di riferimento della foto che saranno inserite per rappresentare in modo parziale le prospettive, le statue, i bacini, le aiuole.

Il possedimento di Vaux consisteva inizialmente in due appezzamenti difficili da trattare, in quanto consistevano in  due vallate che pendevano obliquamente: questi ostacoli però furono debellati per la realizzazione del giardino, grazie alle fonti di denaro quasi inesauribili del sovrintendente Nicolas Fouquet, che non esitò a stanziare per realizzare il progetto di André Le Nôtre: il corso di un fiume fu deviato di 45° e convogliato in un canale che passa sotto i giardini in un tunnel di 1,5 Km; i pendii naturali invece verranno rimaneggiati in una serie di piani orizzontali, fondamentali per il gioco non solo della prospettiva, ma anche dell'illusione. La foresta fu domata, in modo da trarre un'area di circa 70 ettari da destinare al giardino: questo spazio che parte dalla statua d'Ercole, dalla parte opposta e più lontana alla facciata Sud del castello,

Statua d'Ercole, posta all'estremità opposta dell'asse principale

del castello di Vaux-le-Vicomte, in piombo poi dorato

si estende per 1500 metri di lunghezza e una larghezza di 250/300 metri è sempre, da qualunque punto di vista ci si mette, dominato dal palazzo: il Palazzo troneggia su tutto il giardino, epressione del dominio del proprietario sulla natura.

Visuale dell'intero asse principale di Vaux, dai piedi della statua d'Ercole: 

in fondo la facciata verso Nord del Palazzo (è la visuale dal punto O al palazzo vedi sotto piantina)

Il continuo della prospettiva alle spalle della Statua d'Ercole (dietro punto O)

Scendendo dando le spalle alla statua di Ercole, in direzione del Palazzo (si vede il dettaglio del punto M)

Dettaglio del punto M

Il giardino oggi occupa una superficie di 33 ettari (alcuni bacini sono stati interrati nel corso della storia dai proprietari successivi a Nicolas Fouquet), ed è posto al sud del Palazzo: oggi mancano 2 piccoli bacini di 20 Mq all'inizio del parterre de Broderies, 4 altri poi della stessa dimensione intorno al "Rond d'eau" (Cerchio d'acqua - punto A): il Rond d'eau è un bacino tondo che è posto come centro di incontro fra l'asse principale Nord/Sud e quello Est/Ovest, 

Asse Est ovest: al centro il Rond d'Eau (punto A)

direzioni marcate da due canali che si vedono solo avvicinandosi al Rond d'eau, lascindosi alle spalle il palazzo e proseguendo in direzione sud, verso la statua d'Ercole (si veda punto O).

Rond d'Eau, avendo dinnanzi la statua d'Ercole nel punto di fuga e dietro la facciata del palazzo

Girando attorno il Rond d'Eau, dietro ecco ancora il Palazzo con statua di sinistra

Particolare statua di destra, vicino al Rond d'Eau

Statua felini, nei pressi del canale di sinistra - punto E della piantina

Per come fu concepito da André Le Notre, il giardino dà molto piacere alla vista, dal momento  che le prospettive e 

Particolare Statua cavallo Alato, a dirimpetto de Les Grottes

Altra visuale verso sinistra, scendendo verso il canale di Poele

Scendendo lasciando alle spalle la statua alata di figura equina: in fondo Le Grotte e in fondo Salita verso statua d'Ercole

Al centro si nota lo specchio d'acqua che si stende a destra e a sinistra, detto Canale di Poele (punto K)

Scale sotto statua di cavallo alato: e Le Cascate, vedi punto M della piantina

l'ottica infondono una illusione gradevole di abbracciare tutto l'insieme in un sol colpo d'occhio, e si ha la sensazione che le Grotte, in fondo, 

Le Grotte (si veda punto L) 

Veduta delle Grotte dalla riva opposta del Canale di Poele

Particolare delle Grotte

 

siano vicine a pochi minuti di percorso: invece quando si pensa di esser arrivati, ecco che ci si accorge che Le Grotte sembrano invece esser indietreggiate, proprio quando il visitatore scopre il gran canale trasversale della POELE (si veda punto K), con il suo specchio centrale, oggetti che erano "nascosti" agli occhi del visitatore poichè situati in un piano inferiore. Il canale a Sinistra rispetto Le Grotte (punto L), procede lasciando che sia la natura a prevalere sulla razionalità del piano del giardino

Statua ai piedi del canale di POELE a sinistra della piantina e veduta verso destra dello stesso canale

Vista dall'estremità a *destra* del Canale di Poele

Altra statua ai piedi del canale di POELE, con visuale verso proseguimento canale a *sinistra*

Estremità visibile a *sinistra* del Canale di POELE

Visuale da estremità sinistra verso orizzonte verso braccio a destra rispetto aase principale destro canale (asse K ed M)

Come descrizione sopra, altra angolazione

Vista tornando verso asse centrale giardini, avvicinandosi alla Grotta del Confessionale (vedi punto J)

Nell'avvicinarsi all'asse NORD-SUD caratterizzato da un viale spazioso centrale, si viene distolti dagli assi laterali, incuriositi dalle vasche, specchi d'acqua per cielo, affascinati dal quadro forestale delimitato dalle pergole. Guillaume Gillet disse di questi giardini: "essi sono disegnati per respirare a pieni polmoni lo spazio razionalizzato dove circola nell'assoluto la razza stessa della Francia". Durante un secologli eredi di Le Notre crearono giardini in tutta Europa applicando gli insegnamenti che si erano realizzati a Vaux-le-Vicomte.

Benchè Vaux rappresentasse un modello europeo, i suoi giardini scomparvero per due secoli, visto che ai piedi della terrazza del castello si coltivava grano e cacciava la pernice, e più in là c'erano dei greggi che venivano a bere nei tracciati delle antiche vasche. Seguendo i disegni di Le Notre e le incisioni di Silvestre Israel, Alfred Sommier riuscì a ripristinare  le terrazze, ridando volume alle vasche, ricostituendole e ripristinando i parapetti dei bacini d'acqua, e riunendo le canalizzazioni che davabno l'acqua delle sorgenti - 20 Km di tubature - ripiantando le pergle circa 9 km e rimettendo circa 300 arbustri di bosso e tasso, che dovevano esser potati con regolarità.

Siccome Luigi XIV° portò via molte statue, fra cui le Terme di Nicolas Poussin, Alfred Sommier acquistò delle statue, alcune antiche, alte invece ordinate ad alcuni scultori suoi contemporanei: questo sforzo riuscì a donare ai giardini di Vaux l'antico splendore del XVII° secolo.

Come Visitare il giardino

Per entrare nel giardino antistante il castello nella sua facciata Nord, si deve passare un primo cortile, dopo esser entrati nel dominio di Fouquet, dove è presente anche un museo delle Carrozze (si veda punto 5 e cortile  dove c'è il punto 5)

Cortile dove il Museo Carrozze delimita gran parte del perimetro.

Cancellata sulla strada, su cortile asse principale ante facciata Nord Palazzo Vaux-le-Vicomte

Questa è la cancellata principale: dal lato opposto c'è la strada che porta a Melun, la schiena di questa visuale è rivolta verso la facciata Nord del Palazzo di Vaux-le-Vicomte

Cortile, altra visuale

Dal cortile ante facciata Nord Palazzo, si intravvede, oltre fossato del castello, l'asse Nord Sud dei giardini

Particolare cancellata sinistra, cortile dinnanzi Palazzo

Cancellata a Sinistra, simmetrica a quella dell'immagine immediatamente sopra, dal cortile dinnanzi alla Facciata Principale del Palazzo di Vaux-le-Vicomte: dal cancello che si nota aperto il visitatore può accedere ai giardini concepiti da Le Nôtre

Fossato che circonda il Corpo principale del Palazzo di Vaux, vista da sinistra

Anche il fossato attorniante il Palazzo di Vaux-le-Vicomte è corredato da fontane

Varcando il cancello di sinistra del cortile principale ante facciata Nord del Palazzo, si entra nella zona giardini a destra della fiancata del castello

Fiancheggiando il lato destro del Palazzo ci si avvicina all'asse principale Nord / Sud

Girando il capo di 90°, si nota il braccio d'acqua del fossato davanti alla facciata nord del Palazzo

Percorso laterale destro Palazzo: in fondo si scorge una altura dove c'è la Statua d'Ercole

Sempre lato destro: giardino geometrico alla francese

Sempre visuale giardino rettangolare francese di destra della facciata del castello

Il Palazzo di Vaux-le-Vicomte, visto dall'algolatura destra, facciata Sud, rivolta verso asse Nord - Sud

Facciata rivolta verso asse principale giardini

Piena facciata Sud con scalinate rivolta verso tutta la prospettiva dei guardini asse Nord Sud: diametralmente opposta ci sta la statua d'Ercole

Particolare scalinata - statua a sinistra guardando facciata sud

La passeggiata ai giardini è più piacevole se uno si scosta dall'asse principale, 

Asse principale Nord Sud: alle spalle Facciata Palazzo, difronte Statua d'Ercole

poichè la prospettiva, stando nella direttiva principale non cambia mai. Se si cambia percorso inoltre, il castello al ritorno può apparire sotto angolature differenti: in sostanza si fa un percorso che varia, svelando profili magari nascosti dell'architettura.

Scostando lo sguardo dall'asse principale, volgendo lo sguardo verso le grotte

Prima di lasciarela terrazza sud del palazzo, si può notare come il castello sia attorniato  ad est ed a ovest da due piccole aiuole, che favoriscono l'accesso, fiancheggiando i fossati, alla terrazza trasversale che si estende ai piedi della facciata sud del castello.  

Volgendo lo sguardo a destra si può notare ad est il "Rapimento di Deianira" e a ovest "Rapimento d'Europa", realizzazioni di Hiolle e di Chapu.

A livello dell'asse centrale della prospettiva delle aiuole, l'inizio del giardino sfocia in un ambulacro, segnato da vasi di ghisa, che limita a destra e a sinistra 2 grandi aiuole ornamentali fatte di bosso lavorato, sabbia, mattone pestato e carbone. Al tempo di Nicolas Fouquet si definivano queste aiuole, tappeti orientaleggianti, visto che il disegno in cui erano tagliati i bossi, ricordava un tracciato arabesco di tessuti e tappeti orientaleggianti.

Anzi giungere ai gradini che sfociano sul viale centrale costituito dalle limitazioni di questi elementi orientaliggianti, vi sono 4 insiemi scolpiti di bimbi arrecanti dei panieri, derivanti dal castello di Maisons.

Ad ovest dell'ambulacro di destra si palesa la aiuola di Diana, destinata ai fiori, è presente qui una statua della Dea, fatta in ghisa nel XVII secolo da Keller, in modo analogo al modello di una antichità che ha ornato la Galleria degli Specchi a Versailles, oggi conservata al Louvre: vi sono qui due sfingi pietrose del medesimo periodo.

Il boschetto viene poi delimitato da "Terme" antiche, che sfociano in una "Acquasantiera", che forma una parte di "riposo" all'occhio.

Ad est, il terreno in basso si piazza ampiamente attorno alla Vasca della Corona, che evidenzia il centro.

A sinistra della facciata Principale, il Bacino della Corona (punto D della piantina)

Particolare e veduta alternativa del Bacino della Corona - punto sempre D

Altra visuale del Bacino della Corona - punto D

Vista Bacino della Corona verso il palazzo di Vaux-le-Vicomte

Apertura verso asse principale giardini da Bacino della Corona

Nei pressi del palazzo - facciata Sud

Particolare Statua nei pressi della scalinata della facciata verso i giardini del Palazzo

Particolare statue primo piano facciata Sud del Palazzo verso i giardini

Particolare Facciata Palazzo: lo scoiattolo compare sempre quale emblema del Casato Fouquet.

Ancora Scoiattoli

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