Percorso Storico Saint-Louis

 

7 - Hotel des Affaires étrangères et de la Marine, 

      5 rue de l’Indépendance-Américaine

Il Duca di Choiseul, che succedette al maresciallo de Belle-Isle a leader dei servizi della Guerra, fu anche Ministro degli Affari Esteri e della Marina.  

Duca de Choiseul

Egli desiderò un palazzo che contenesse contemporaneamente sia i servizi sia gli archivi corrispondenti. Questo palazzo fu edificato nel 1761-1762 sui progetti di J.B. Berthier, ingegnere e geografo, e provvisto di una superba galleria d’apparato, la cui decorazione esiste ancora. 

Sulla strada si apre la facciata monumentale riccamente decorata. Sulla corte, il corpo principale dell'Hotel ospita la Galleria concepita per servire da deposito per gli archivi del Ministero. La sfilata di sette saloni dagli intarsi bianchi e d'oro era oggetto di ammirazione dei visitatori stranieri che ne ammiravano la magnificenza utile. Alcune pitture allegoriche dovute a Jean-Jacques Bachelier decorano i muri. Due graziose scale conducano ai piani. Le scaffalature che ricoprono i suoi muri sono oggi riempite di vecchie opere della biblioteca municipale, immessi in questi luoghi dopo la Rivoluzione. 

Proprietaria della costruzione dal 1838, la città di Versailles ha costruito negli anni 1970-1980 due livelli di archivi sotto la corte poi anche una  nuova ala con una altezza limitata in armonia con l'insieme, dove si trova oggi la disco-teca.

Interni dell'Hotel

La Biblioteca di Versailles è posizionata in questo edificio dal 1803. La sua collezione di libri ammonta a 700.000 volumi, di cui 100.000 antichi, ma essa è ancora più celebre per il suo fondo di 4.000 partiture musicali manoscritte del XVII° e XVIII° secolo.

Esistono tuttavia anche elementi del XIX° e XX° secolo.

I libri Reali, Principeschi e Monastici, diventati beni nazionali nell'epoca della rivoluzione, hanno formato la base e la ricchezza essenziale della Biblioteca. 

Nell'arco di tempo fra il 1962 ed il 1972, una donazione eccezionale, quella di Jean e Henriette Lebaudy, fece entrare nelle disponibilità della biblioteca circa 4000 edizioni rarissime del periodo che va dal XVI° al XVIII° secolo, senza considerare i manoscritti, i disegni e le stampe. 

Nel 1978, Claude Aveline, editore d'arte, poeta, romanziere, saggista dona a Versailles la sua biblioteca e i suoi manoscritti.

Ricca del suo passato, la biblioteca di Versailles continua ad accrescere il suo patrimonio sia con opere antiche sia con libri di artisti o rilegature contemporanee.

Prima di Francia per la bellezza del suo spazio, come affermano i primi bibliotecari, la Biblioteca di Versailles figura fra le grandi collezioni francesi. Conservare, accrescere, classificare e trattare le opere, comunicarle e prestarle: questo è stata ad oggi il desiderio dei bibliotecari.

A cura di

    Arsace da Versailles, Faustina da Versailles

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