Trema l’Alleanza con l’Inghilterra

Il matrimonio fra Filippo Duca d’Orleans, fratello del Re Luigi XIV°, detto Monsieur ed Enrichetta, sorella del Re Carlo II° d’Inghilterra, detta Madame, dal 1670 era scossa sempre dall’interferenza del Cavaliere di Lorena, che apparteneva alla Casata dei Guisa, un gentiluomo brillante, libertino, arrampicatore sociale, e, secondo le testimonianze dell’epoca “bello come si dipingono gli angeli”. Monsieur si era innamorato del bel Cavaliere, tanto che secondo le testimonianze dell’abate Cosnac i due giovani non si separavano mai…. Passando “il loro tempo in piaceri poco spiegabili”.  

Luigi Filippo d'Orleans, fratello del Re Sole Luigi XIV°

Essi dedicavano gran parte del loro tempo in toilettes, si provavano nuovi nei, nuove parrucche, nuove cuffie e orecchini ed indugiavano a truccarsi. Luigi Filippo d’Orleans si vide addirittura entrare ad una festa data al Palais-Royal di Parigi completamente vestito da donna. Nel palazzo di Saint-Cloud, luogo che il Re Sole scrutava per impedire che il fratello potesse gareggiare in splendore con Versailles, li si poteva trovare nei corridoi, nei giardini e nei boschetti sempre assieme, da soli, ad accarezzarsi con estasi. Questi atteggiamenti che potevano far trasparire una indole debole erano spesso interrotti anche da caratteri più virili: nell’arte della guerra per esempio Filippo aveva sempre dimostrato il suo valore in campo militare, sorprendendo tutti poiché non lo ritenevano capace di simili atti di coraggio, ma quando si trattava del Cavaliere di Lorena non c’erano doveri che tenessero: egli aveva il primo posto nel suo cuore. Durante la campagna delle Fiandre abbandonò il reggimento per correre al capezzale del Cavaliere di Lorena, che era stato ferito al piede ed ebbe modo di esser un infermiere scrupoloso.

L’abate di Cognac disprezzava questo comportamento ma era conscio che non si poteva cambiare la natura umana; tuttavia dietro al modo di essere di Filippo si era mosso tutto un intrigo di ragion politica. Le memorie dello scontro fra il Re Luigi XIII° e suo fratello Gastone d’Orleans, non potevano esser ripetute sotto il regno di Luigi XIV°, poiché la Francia come nazione doveva risultare solida: il cardinale Mazzarino quindi volle inculcare al fratello minore del Re altri interessi, ed esplicitamente furono mosse diverse persone per effeminare i gusti del piccolo duca d’Orleans.

L’abate di Cosnac si dilunga a raccontare che i gusti militari eccentrici Filippo li dimostrava anche in altre sedi: “Le signore ebbero modo di vedere che dall’attività militare aveva tratto un importante insegnamento: nessuno meglio di lui sapeva come far mettere in riga le sedie, allineare sull’attenti quadri, mensole, piastre: gli specchi erano un elemento chiave che sapeva porre in modo strategico. Anche i mobili seguivano questo ferreo ordine…. Tutti schierati in modo meraviglioso”. Monsieur camminava per il palazzo e scrutava che tutto fosse perfetto, percorreva tronfio i saloni e si dilettava con questa guerriglia di mobili.

Il Cavaliere di Lorena, oltre che essere il suo favorito, era anche compagno di bizzarrie infinite e insolenti.

Le Goliardate di Monsieur

Dulaure racconta che una sera il principe disse che doveva esser una cosa favolosa mangiare un frittata sulla pancia del colonnello Wallon. Costui era il colonnello del reggimento della Linguadoca, uomo dalla imponenti proporzioni. Il cuoco ascoltato il desiderio del principe venne a portare una enorme frittata bollente sul ventre nudo del colonnello, che si era nel frattempo disteso sul pavimento nel frattempo scoprendosi il busto dalla camicia. Tutti i convitati di quel festino iniziarono a mangiare, ma con un po’ di fatica: il colonnello Wallon si contorceva per il solletico!

Dopo cena, poteva calare la noia ed allora Filippo col Lorena ed il seguito dei suoi amici di orgia,  decisero di partire alla volta di Parigi, per recarsi nell’abitazione di madama La Neveu, famosa cortigiana, che teneva una casa ospitale: questo luogo fu scenario di incredibili follie fino al sorgere dell’alba… poi Monsieur decise di fare uno scherzo divertente: fece chiamare un commissario di polizia di Parigi col pretesto che in quella casa si faceva troppo rumore e che ciò arrecava fastidio ai vicini. Presto lì giunto, il commissario, con la sua scorta, trovò la padrona di casa coricata a letto fra il principe ed il colonnello Wallon, mentre tutti gli altri si erano nascosti in una attigua stanza. Il commissario fece il suo dovere, e ordinò che immediatamente i due uomini si alzassero dal letto: e loro si burlarono di lui. Il commissario ordinò che con la forza gli agenti traessero dal letto i due uomini, ma mentre facevano questo gli altri entrarono nella stanza facendo numerosi inchini e dandosi da fare per aiutare Filippo nella vestizione, mentre tenevano per mano il loro cappello. Stupito da tanti onori, il commissario si sentì prima stupito da tanti onori, poi passò ad una sensazione di disagio quando intuì che si trattava del principe, ed allora si gettò ai suoi piedi implorando il perdono. Il Principe Filippo, lo rassicurò giacchè se la sarebbe cavata con poco: fece chiamare nella stanza tutte le ragazze presenti nella casa di La Neveu, le fece disporre tutte in riga e voltate in modo che tutte potessero mostrare il culo nudo verso il commissario e la sua scorta. A questo punto si comprese quale doveva essere la loro pena: mettendosi in camicia, dovevano ad uno ad uno, armati di candela, rendere onore ai sederi delle ragazze, il tutto seguendo una rigorosa formalità.

 Queste follie in cui cadeva Filippo non facevano che preoccupare sua moglie Enrichetta d’Inghilterra.

Enrichetta riteneva il Cavaliere di Lorena l'unico responsabile del traviamento in cui era caduto suo marito, il Principe d'Orleans. Desiderava fortemente che se ne andasse per sempre, richiesta che faceva però infuriare Filippo, facendolo sbottare in terribili insulti, esplodendo in terribili scenate. Tovaglie che volavano, pestaggi di piedi sul pavimento, mobili che volavano... arrivò addirittura a minacciare di rispedirla in Inghilterra se persisteva a dare contro al Cavaliere di Lorena.

Enrichetta, qui a sinistra, corse a lamentarsi dal Re Luigi XIV°, questa volta la minaccia di Filippo era troppo seria, tanto che ne fu molto contrariato: era già diverso tempo che il Re Sole stava tentando di realizzare una alleanza con Carlo II Re d'Inghilterra, contro l'Olanda, ed Enrichetta, sorella appunto di Carlo, avrebbe svolto un ruolo essenziale per la riuscita dell'accordo politico.Madame era il tramite segreto che univa la Corte di Francia a quella di Inghilterra, e si occupava della corrispondenza fra i due sovrani in segreto dai loro ambasciatori, ed era riuscita ad appianare incomprensioni e le opinioni divergenti: di tutto questo Monsieur non ne sapeva nulla.

Un divorzio in questo momento avrebbe potuto far naufragare la firma e la ratifica del trattato di alleanza fra Franca ed Inghilterra, anzi, avrebbe potuto ancor peggio vedere l'Inghilterra allearsi con l'Olanda. Era il Cavaliere di Lorena colui il quale aizzava Filippo contro sua moglie: Luigi XIV° apprendendo questo si rese conto che costui era dannoso non solo per il quieto vivere famigliare, ma anche perchè finiva per interferire su progetti e disegni più grandi che dovevano interessare l'intera nazione. Era già un pezzo che il Re sopportava male il Cavaliere, proprio perchè lo riteneva anche lui, la causa dell'atteggiamento insolente, arrogante e imbarazzante che Filippo teneva a Corte.

Nel Gennaio del 1670 si spense il vescovo di Langres, che lasciava 2 abbazie molto ricche, che facevano parte dell'appannaggio del Duca d'Orleans. Immediatamente Filippo fece dono di entrambe al Cavaliere di Lorena, senza interpellare il Re, che non permetteva in genere questo genere di scorrettezze: il Re Sole rese subito noto che poneva il veto a questa donazione. Apriti cielo! Aizzato dal Cavaliere di Lorena, furioso, proclamò con un tono che nessun monarca al mondo avrebbe potuto tollerare, che avrebbe lasciato la Corte. Il 30 gennaio 1670, il Cavaliere di Lorena venne arrestato.

Filippo allora, ripresosi dallo svenimento all'annuncio della notizia, si sciolse in lacrime, attorniato dai suoi "mignons", una schiera di nobiluomini che assecondavano per dovere o affinità di interessi, il loro Principe: rimessosi dallo shock, con una scorta armata di torce, si recò a fare una scenata al Re:  voleva che venisse ridato il Cavaliere di Lorena, e il suo volere lo espresse con astio, battendo i tacchi, balbettando per la rabbia... Il Re Sole fu impassibile!

La risposta di Filippo fu quella di ritirarsi nel suo castello di Villers Cotterets, portando via con sè, e quindi dalla Corte sua moglie, Enrichetta d'Inghilterra.

Facciata del Castello di Villers-Cotterets

Incisione con visuale del Castello di Villers-Cotterets

Il Re non rispose a questo abbandono della corte, ma ne fu molto contrariato....veniva fra l'altro a mancare oltre che una amica, una ex amante, ma anche uno strumento fondamentale per la diplomazia con l'Inghilterra, e proprio nel momento più propizio per la stesura del patto di alleanza con Carlo II d'Inghilterra.

Carlo II, Re d'Inghilterra e fratello di Enrichetta Inghilterra

Il 1° Gennaio 1671, Enrichetta prendeva la strada di Soisson con tutto il suo seguito, mentre il Cavaliere di Lorena veniva portato a Lione.

Visuale del castello di Villers Cotterets

A Villers Cotterets Enrichetta iniziava una vita dolorosa e difficile, infatti era ritenuta la vera responsabile della sorte del Cavaliere di Lorena: ogni giorno Monsieur era istigato da lettere che giungevano dal Cavaliere di Lorena che lo informavano di come Enrichetta fosse responsabile di tutto, e questo non faceva che aizzare il Duca d'Orleans verso sua moglie. Scenate terribili, urla, crisi di pianto, accuse velenose.. .i due sposi finirono di dormire assieme.

Nel frattempo la Corte d'Inghilterra cominciava a preoccuparsi della sorte della sorella del loro Re, e Carlo II scrisse a Luigi XIV manifestando il suo dispiacere. Il Re allora ordinò di condurre il Cavaliere di Lorena al Castello d'If e di recluderlo in modo che non potesse avere nessun contatto con l'esterno, in particolare senza che vi potesse essere alcun scambio epistolare.

Il Castello d'If si trova su una isola

Chateau d'If

 

Privato dello scambio epistolare, Filippo cadde disperato. Solo in una stanza buia, emetteva grida disperate, che finivano per infastidire i domestici, i quali inizialmente facevano finta di non sentire per buona educazione, ma poi iniziavano a scalpitare dal nervoso. Una settimana di urla, pianti, singhiozzi... poi Monsieur tacque, conscio che se voleva riavere il Cavaliere di Lorena era necessario sottomettersi. Accadde che Colbert avesse l'ambasciata di invitare Filippo a Corte: nessuna circostanza sembrava migliore: il Duca d'Orleans acconsentì subito, prendendo la palla al balzo. In realtà il Re  aveva fatto questa mossa per riavere la sua preziosa amica e collaboratrice a Corte: se Filippo accettava di tornare, con lui sarebbe tornata anche la moglie.

Il 7 Febbraio 1661 Filippo venne accolto a braccia aperte da Luigi XIV, si andò a sistemare al Castello di Chateau-Neuf, mentre Enrichetta riprendeva i carteggi segreti con il Re. Naturalmente il marito era sospettoso, ed ogni volta che Enrichetta rientrava a casa, scattava un interrogatorio, ma lei sviava ed eludeva l'inquisizione con vaghe risposte relative alla caccia: col Re parlava solo di caccia.

Bisognava non informare Monsieur, perchè era opinione diffusa che non sapeva tenere un segreto: Saint Simon diceva che "parlava come molte donne e si lasciava sfuggire tutto" e nulla doveva trasparire per Olanda e Spagna.

Siccome era prevista una trasferta nelle Fiandre che erano state annesse alla Francia di recente, Luigi XIV° aveva progettato che Enrichetta da Dunkerque facesse un viaggio da lì in Inghilterra, come se fosse un pensiero improvviso, a trovare il fratello Carlo II°, che sollecitava da tempo questo incontro con la sorella. Per procedere su questa via, il Re decise di liberare il Cavaliere di Lorena, in modo che Filippo non pensasse ancora di ritirarsi a Villers-Cotteters nuovamente. Alla notizia della liberazione del suo amato, Filippo esultò ringraziando il fratello. Ma il bel Cavaliere di Lorena, non perse tempo a Marsiglia, e traboccante d'odio per Madame, vera causa del suo arresto, si trasferì a Roma, da dove riprese la corrispondenza con Filippo Duca d'Orleans. Ma non solo: aveva contezza di tutto ciò che accadeva a Corte anche dai suoi amici, che non perdevano occasione di informare il Lorena di ogni più piccolo dettaglio: fu così che il Cavaliere di Lorena finì per controllare Monsieur da Roma.

 

A Cura di

Arsace da Versailles

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