I
Mascheroni del piano-terra della facciata di Versailles
del
corpo centrale che si affacciano sui giardini
Le
facciate della reggia sul giardino sono un libro di immagini dove le
rappresentazioni delle stagioni fanno eco alle allegorie della natura e
delle arti.
All’apice
delle arcate del piano-terra del corpo centrale che si affacciano sul
Parterre d’Eau, si scopre una strana serie di ben 23 mascheroni che
rappresentano, dalla destra verso sinistra) le età della vita (da 12 a
100 anni).
Dall’infanzia
alla vecchiaia, queste maschere corrispondono alle 12 statue dei mesi
dell’attico, allo stesso modo offrono una replica alle 24 scene
scolpite delle “Occupations des mois” del primo piano:
queste
furono distrutte nello stesso periodo in cui fu distrutta la
Terrazza,
in occasione del rimodellamento delle aperture del Castello verso la
luce.
La
Terrazza, che si ergeva ante realizzazione della Galleria degli specchi,
era provvista di una fontana centrale, al centro di uno spazio aperto
che metteva in comunicazione, l'area Sinistra, verso l'attuale Ala Nord
della Reggia, zona dedicata agli appartamenti del Re, con la zona
Destra, l'attuale ala Sud, che era l'area del palazzo dedicata agli
appartamenti dela Regina.
D’altro
canto, se questo decoro sembra essere costituito da una ripetizione di
elementi sul principio di un allineamento da 1 a 12 – numero simbolico
di divisione spazio-temporale – perché si trova la 23-esima maschera
e non la 24-esima?
Successione
da destra a sinistra delle maschere, con progressivo avanzamento
dell'età della Vita,
dando
le spalle alla Fontana di Latona e mettendosi di petto verso La Galleria
degli Specchi
Interposti
nell’allineamento dei mascheroni delle età della vita, tra due figure
femminili che portano un velo, si piazzano quelli di una ninfa, di un
Dio Fiume e di un tritone.
Essi
sono nella chiave di volta delle arcate dell’avancorpo centrale creato
da Jules-Hardouin Mansart nel periodo di terminazione dei lavori, che lo
obbligarono a fare dei piccoli ritocchi.
Nella
concezione della Grande
Galleria, l’architetto non fece caso alla
cosmologia simbolica pensata da Le Vau e le Brun.
L’epoca
esigeva la celebrazione del Regno in tutta la sua gloria, lasciando da
parte i messaggi codificati umanisti della Prima Versailles.
Grazie
Rinaldo
A cura di
Arsace
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