I Mascheroni del piano-terra della facciata di Versailles 

del corpo centrale che si affacciano sui giardini 

Le facciate della reggia sul giardino sono un libro di immagini dove le rappresentazioni delle stagioni fanno eco alle allegorie della natura e delle arti.

All’apice delle arcate del piano-terra del corpo centrale che si affacciano sul Parterre d’Eau, si scopre una strana serie di ben 23 mascheroni che rappresentano, dalla destra verso sinistra) le età della vita (da 12 a 100 anni).

Dall’infanzia alla vecchiaia, queste maschere corrispondono alle 12 statue dei mesi dell’attico, allo stesso modo offrono una replica alle 24 scene scolpite delle “Occupations des mois” del primo piano: 

queste furono distrutte nello stesso periodo in cui fu distrutta la Terrazza, in occasione del rimodellamento delle aperture del Castello verso la luce. 

Versailles nel 1675 - Al posto della Galleria degli Specchi si ergeva una Terrazza

La Terrazza, che si ergeva ante realizzazione della Galleria degli specchi, era provvista di una fontana centrale, al centro di uno spazio aperto che metteva in comunicazione, l'area Sinistra, verso l'attuale Ala Nord della Reggia, zona dedicata agli appartamenti del Re, con la zona Destra, l'attuale ala Sud, che era l'area del palazzo dedicata agli appartamenti dela Regina.

D’altro canto, se questo decoro sembra essere costituito da una ripetizione di elementi sul principio di un allineamento da 1 a 12 – numero simbolico di divisione spazio-temporale – perché si trova la 23-esima maschera e non la 24-esima?

23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

 

Successione da destra a sinistra delle maschere, con progressivo avanzamento dell'età della Vita, 

dando le spalle alla Fontana di Latona e mettendosi di petto verso La Galleria degli Specchi

Interposti nell’allineamento dei mascheroni delle età della vita, tra due figure femminili che portano un velo, si piazzano quelli di una ninfa, di un Dio Fiume e di un tritone.

Essi sono nella chiave di volta delle arcate dell’avancorpo centrale creato da Jules-Hardouin Mansart nel periodo di terminazione dei lavori, che lo obbligarono a fare dei piccoli ritocchi.

Nella concezione della Grande Galleria, l’architetto non fece caso alla cosmologia simbolica pensata da Le Vau e le Brun.

L’epoca esigeva la celebrazione del Regno in tutta la sua gloria, lasciando da parte i messaggi codificati umanisti della Prima Versailles.

Grazie Rinaldo

A cura di

 

Arsace da Versailles e Faustina da Versailles

 

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