(Taranto, 26 febbraio 1677 – Napoli, 18 febbraio 1745)

Esponente della fiorente Scuola napoletana, fu allievo del Provenzale al Conservatorio della Pietà dei Turchini di Napoli.

Nel 1697 venne nominato maestro supplente dello stesso Conservatorio e dopo pochi anni (1705) succedette al vecchio Provenzale come primo maestro di contrappunto e composizione, carica che mantenne fino al 1740. 

Tre toccate, Margaret Fabrizio, Arpa

Il 23 Monumento funebre presso la Chiesa di S. Giacomo degli Spagnoli a Napoli novembre 1701 si unì in matrimonio con Caterina Speranza Grimaldi, sorella del celebre cantante castrato Nicolò, detto Cavalier Nicolino

Da quest'unione nacquero ben 11 figli: Lorenzo (1704), Francesco (1705), Cristoforo (1707), Teresa (1708), Gennaro (1709), Caterina (1710), Federico (1712), Giuseppe (1714), Domenico (1718), Carlo (1719) e Saverio (?); di questi 5 morirono in tenera età. 

Solo il primogenito, Lorenzo, seguì le orme paterne e fu anch'egli compositore e pedagogo presso il Conservatorio della Pietà dei Turchini. 

Nel 1708 divenne Maestro di Cappella dello stesso conservatorio e nel 1736 ottenne lo stesso incarico nella Chiesa di S. Giacomo degli Spagnoli.

Nel 1709 fu eletto maestro di cappella al Tesoro di San Gennaro, carica che mantenne fino al 1731. 

Didatta stimato ebbe fra gli allievi Leonardo Leo, Francesco Feo, Nicola Sala, N. Jommelli, Giuseppe De Maio Carmine Giordano e fu compositore di 5 opere teatrali, 4 Oratori, Cantate sui modelli scarlattiani e di musica strumentale tra cui la Toccata per cembalo, che qui presentiamo, unica sonata per cembalo scritta dal compositore. 

Esegue live su strumento cembalo

Molto interessante dal punto di vista compositivo ed espressivo, con i suoi 4 movimenti Largo - Allegro - Largo - Allegro, questa toccata si inserisce a pieno nella vasta produzione della musica per tastiera della scuola napoletana. Sebbene questa toccata sia citata in varie fonti come Toccata in *sol* maggiore, come per esempio nel New Grove, la partitura manoscritta conservata a Napoli, è chiaramente in Mi maggiore, anche grazie ad un controllo con la Professoressa Maria Pia Jacoboni. La cembalista, Annalisa Ficarra, è stata molto gentile a concederne l'esecuzione qui per il sito, e quindi siamo in grado di apprezzarne le note: si ringrazia la sua disponibilità. 

QUI per ascoltare tutta la Toccata intera

Fago eccelse soprattutto nella musica sacra (Messe, Magnificat, Stabat Mater ed altro a 4-12 voci anche con strumenti) nella quale si evince un sapiente artigianato contrappuntistico di ispirazione palestriniana messo al servizio delle esigenze espressive della vocalità settecentesca. 

Riguardo invece la musica da teatro, egli sfoggiava uno stile elegante e puro, ma non troppo originale.

Morì a Napoli, il 18 febbraio 1745, ed ottenne sepoltura nella Chiesa e Congregazione di San Carlo dei 63 Sacerdoti e Altrettanti Benefattori.


Ricordiamo alcune opere 

Il Radamista, dramma, 1707

L'Astratto, dramma, 1709

Il Faraone Sommerso, oratorio, 1709

dal "Faraone sommerso"

"Forz'è pur nel proprio sangue" da “Il Faraone sommerso”

 

Le fenzejune abbendurate, 1710

La Cianna, commedia, 1711

Cassandra Indovina, dramma, 1711

Lo Masiello, dramma, 1712

La Dafne, favola pastorale in stile arcadico, 1714

Magnificat a dieci voci con strumenti

Stabat Mater a quattro voci con quartetto

 Turchini di Antonio Florio in “Quid hic statis pastores”

A cura di

Il Principe del Cembalo - Faustina da Versailles

Arsace da Versailles - Rodelinda da Versailles

Arbace - Rodrigo - Andrea - Alessandro

Carla - Stefano

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