(Bogliaco diGargnano, 6 luglio 1746 – Venezia, 6 febbraio 1828) 

Nacque a Bogliaco di Gargnano, sulla riva bresciana del lago di Garda, il 6 luglio 1746, figlio di Alessandro Grazioli. 

Trasferitosi ancora bambino a Venezia, Giovanni Battista Grazioli fu allievo di F. Bertoni, primo organista presso la cappella musicale di San Marco. Il 2 marzo 1781 questi ottenne una licenza di due anni per recarsi nuovamente a Londra e venne sostituito dal Grazioli. Il 28 maggio 1782, deceduto il secondo organista Domenico Bettoni, egli fu eletto al suo posto, con un onorario di 200 ducati. 

Quando nel gennaio 1785, alla morte di Baldassarre Galuppi, Bertoni divenne maestro di cappella, Grazioli ebbe il titolo di primo organista: anno in cui Ferdinando Bertoni divenne maestro di cappella della basilica.

Il 17 dicembre 1792 ebbe un aumento di 40 ducati, ma fallì nel perseguire l'ottenimento della carica di maestro di Cappella, sebbene avesse provato numerose volte.

Vi sono documenti che testimoniano la sua presenza a Venezia fino al 1817. 

Sul frontespizio del manoscritto autografo di un Kyrie del Grazioli è indicato: 

"Del Sig. Gio. Batta Grazioli Anno 1819 Ultima sua Opera"

Il Grazioli morì a Venezia il 6 febbraio 1820.

Accanto all'attività d'organista, Grazioli produsse molti sacri vocali, che sono giunto sino a noi pressocchè interamente. 

Scrisse anche dei lavori strumentali, come due raccolte di sonate per tastiera op. 1 e op. 3, a Venezia, a partire dal 1780, pubblicate: si tratta di 12 Sonate per cembalo e 6 Sonate da cembalo con violino obbligato. Le Sonate per cembalo ebbero varie edizioni: furono pubblicate sia da A. Zatta e figli, sia da I. Alessandri e P. Scattaglia, in volume separato, ciascuno comprendente sei sonate (rispettivamente op. I e op. II), e solo successivamente in volume unico (a cura di R. Gerlin, Milano 1943). Anche le Sonate da cembalo con violino obbligato furono edite sia dallo Zatta, sia da Alessandri e Scattaglia. Dall'eseme di queste composizioni si può evincere che egli fa parte di una scuola di compositori ormai diretta verso il declino per quegli anni, giacchè evidenziano buone caratteristiche legate ad una scrittura assai conservatrice, come monotematismi, impiego di un stile recitativo similare a quello dell'opera ed uso del basso continuo.

Seguace di Bertoni e Galuppi, Grazioli è un tipico rappresentante della Venezia della seconda metà del Settecento. Analizzando alcuni lavori sacri, fra cui uno Stabat Mater e alcuni mottetti, generalmente si pensa che "perizia più che mediocre nel contrappunto fecero brillar Grazioli nella Cappella e nelle solennità sacre d'altre chiese; e fecero e faranno restar onorate le sue composizioni" (Caffi, pagina 452); tuttavia se si cerca in esse il musicista di valore, manca in loro quella scintilla di genialità che invece , seppur a tratti, si manifesta nelle sonate per cembalo.

Nel loro nitore, nella chiarezza dell'organizzazione, con cicli e disegni standardizzati, le sue sonate evidenziano il "segno della proprietà strutturale che caratterizza la fase classica" (Newman, pagina 293). 

Le Sonate sono tutte in tonalità maggiore e suddivise in tre tempi: allegro, adagio, allegro; fanno eccezione la sonata VII, con il primo tempo "cantabile", e la sonata XI con un minuetto al terzo tempo. Anche nei passaggi più felici - come l'adagio della sonata XI, ricco di pathos e di commozione interiore, forse la pagina più bella e più conosciuta - Grazioli non scava amplia profondamente l'idea musicale, sembra non riuscire a svilupparla, ma la ripete e la ripropone in una specie di contemplazione di una realtà immutabile e irrisolvibile, quasi rassegnato nell'accettare uno stato di cose cristallizzato e indeformabile.

Tra le sue composizioni più note ricordiamo l'Adagio dalla Sonata in Sol maggiore, Op. I n. 11, nel repertorio di alcuni celebri pianisti.

 

I Lavori manoscritti di Grazioli (di cui circa 70 autografi), che rigardano principalemnte musica vocale sacra, si conservano rispettivamente a Venezia, presso la Biblioteca della Basilica di S. Marco: 

3 Kyrie, 

4 messe, 

1 sequenza, 

vespri per il sabato santo, 

1 Stabat Mater, 

9 salmi, 

4 Magnificat, 

3 mottetti, 

2 introiti, 

6 inni; 

Nella Biblioteca nazionale Marciana si hanno: 

84 salmi, 

41 mottetti, 

2 litanie, 

24 inni, 

2 introiti, 

11 messe, 

20 antifone, 

7 sequenze, 

8 Credo, 

21 Kyrie, 

11 Gloria, 

5 Magnificat, 

3 Crucifixus, 

53 versetti per professe dei voti monacali, 

68 versetti per la vestizione delle vergini, 

musica per l'agonia di Gesù Cristo, 

variazioni per cembalo o fortepiano (pubblicato a Venezia, 1796) (edizione moderna a cura di A. Iesuè, Roma 1983); 

Nell'Archivio storico musicale del Teatro La Fenice si trovano inoltre: 

minuetto per 2 violini, viola, violoncello, contrabbasso, flauto, fagotto, timpani (di dubbia attribuzione: cfr. Iesuè, 1985, p. 661); 

A Bergamo, presso la Biblioteca del Conservatorio: 

Salve Regina; 

A Chioggia, presso la Biblioteca comunale, Fondo Filippini: 

1 Credo,  

1 Gloria, 

1 Kyrie, 

una messa; 

A Milano, presso la Biblioteca del Conservatorio si trovano: 

Regina Coeli; 

Ad Ostiglia, presso la Biblioteca Opera pia "Greggiati Studi": 

variazioni per cembalo o pianoforte in si bemolle; 

Presso Biblioteca apostolica Vaticana si trovano: 

inno a due orchestre; 

A Dresda, presso la Sächsische Landesbibliothek è presente: 

aria "Vado di là a vedere se il viso suo m'alletta", con violini, corno, oboe, 2 clarini, fagotto (attribuzione dubbia: ibidem).  

 NEWS ATTUALI SU GRAZIOLI

 

Grazioli recentemente è stato portato all'attenzione dei media a causa di una disputa riguardante il plagio di sue musiche da parte dei cantanti Al Bano Carrisi e Michael Jackson. Secondo i legali di Jackson il tema della canzone 

WILL YOU BE THERE

 

fu sì copiato da I cigni di Balaka di Al Bano,

 

I CIGNI DI BALAKA

 

ma quest'ultimo a sua volta copiò la melodia dal finale 

 

Allegro della sonata in la maggiore 

op. 1 n. 10 di Grazioli.

 

Amore non si sgomenta (1805, Firenze)

Cantata allegorica a due orchestre (1811, Roma)

 

13 messe per 3, 4, 6 e 8 voci e organo

1 messa senza accompagnamento strumentale

1 messa con accompagnamento di strumenti a fiato

23 Kyrie per 4 voci e orchestra

Kyrie e Credo per 3 voci e orchestra

2 Gloria per 3 voci e strumenti a fiato

14 Gloria per 1-4 voci e orchestra

1 Gloria senza accompagnamento strumentale

1 Gloria con coro

7 Credo per 4 voci e orchestra

Credo per 3 voci, strumenti a fiato e organo

2 Crucifixus per 4 voci e orchestra

Crucifixus per 3 voci e organo

7 sequenze per 3 e 4 voci e strumenti

13 antifone Mariane per 1 e 3 voci e orchestra

2 litanie per 3 voci, 2 corni e organo

69 salmi per 1-4 voci senza accompagnamento strumentale o con orchestra o con organo

4 Gloria Patri per 1 voce e orchestra

Musica per l'agonia di Gesù Cristo, per 3 voci e violoncello

19 musiche per bestigioni e professioni monacali di nobildonne per 1 voce e organo (1787-1803)

32 mottetti per 2 e 3 voci e organo

18 mottetti e altri lavori sacri per 1, 3 e 4 voci e strumenti od organo

 

12 sonate per clavicembalo (op. 1 e 2, 1780 circa, Venezia)

6 sonate per clavicembalo e violino (op. 3, 1781-4)

Variazioni in si maggiore per clavicembalo/fortepiano

Sinfonia concertante

Composizione strumentale a 12 in si maggiore

 

Istruzione per il maestro di musica, riguardante la funzione del Sabato Santo (perduto)

 

F. Caffi, Storia della musica sacra nella già Cappella ducale di S. Marco in Venezia, I, Venezia 1854, pp. 441, 452; 

W.S. Newman, The sonata in the classic era, Chapel Hill 1963, pp. 292-295; 

A. Iesuè, Giambattista G.: appunti critici, in Nuova Rivista musicale italiana, XI (1977), 3, pp. 339-348; Id., Grazioli padre e figlio: le composizioni manoscritte, ibid., XIX (1985), 4, pp. 654-664; 

F. Passadore - F. Rossi, S. Marco: vitalità diuna tradizione. Il fondo musicale e la Cappella dal Settecento ad oggi, I-IV, Venezia 1994-96, ad indicem; 

M. Bizzarrini, G.B. G. duecento cinquant'anni dopo: un gardesano a Venezia, in Brescia musica, 1996, n. 54, p. 19; 

Tra l'Archivio storico di S. Pier d'Agrino e il Fondo musicale di Santa Maria Formosa in Venezia, i segreti del musicista G.B. G., Bogliaco 1997; 

The New Grove Dict. of music and musicians (ed. 2001), X, pp. 321 s.

 

Torna alla Home

Torna a Versailles