Tomaso Albinoni

 

 

Il Nascimento

dell'Aurora

 

 

 

Componimento pastorale da camera per la corte austriaca

 

 

 

Sono molto poche le informazioni sulla “festa pastorale” IL NASCIMENTO DELL’AURORA di Tommaso Albinoni.
Il Manoscritto autografo si trova a Vienna e risale alle prime decadi del Settecento. Il testo di autore ignoto
(potrebbe essere di Niccolò Minato o di un suo imitatore), allude chiaramente ad una nascita principesca, o addirittura regale, e fa solo due soli nomi che ci possono far capire a chi era dedicata, nomi che non sono mitologici: Carlo ed Elisa.
E’ probabile che si tratti dell’Imperatore d’Austria Carlo VI e di Elisabetta Cristina di Brunsuwick-Wolfenbuttel, sua moglie. Siccome il titolo si rifà alla parola “nascimento”, si può pensare alla celebrazione di una nascita. Se si tratta di una nascita che possa portare pace a tutti nel mondo, è lecito supporre che potrebbe trattarsi di un figlio della coppia imperiale. Potrebbe esser stato Leopoldo, nato nel 1716, o ancor di più, essendo il soggetto della Serenata l'Aurora, potrebbe trattarsi di una figlia, che potrebbe essere Maria Teresa, nata nel 1717. La ampia composizione porrebbe essere quindi un inno alla futura imperatrice d'Austria, a quella stessa Maria Teresa che depo molti anni darà un Concreto aiuto al giovane Mozart, e che poi, cambiando giudizio su di lui, lo metterà in brutta luce di fronte al figlio Leopoldo.
La valle di Tempe, centro in cui si svolge la serenata, è una valle attraversata dal fiume Peneo (che è anche uno dei personaggi) ed è un luogo molto pittoresco della Tessaglia, strettamente legato al culto di Apollo (altro personaggio), che qui trascorre qualche tempo dopo l'uccisione del drago, prima di recarsi a Delfi a fondare il tempio. Il testo fa continui riferimenti a fiumi di tutto il mondo, e si conclude con il gioco dei fiori. I nomi sono tutti facilmente riconoscibili: in quanto alla meraviglia, è anch’essa un fiore, la bella di notte.
 

 

 

 

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A cura di Arsace

 

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Ultimo aggiornamento: 07-05-20