Giuseppe Porsile

 

( Napoli, 5 Maggio 1680 – Vienna, 290Maggio 1750)

 

 

 

Contradditori e nebbiosi sono le notizie che si hanno sulla prima parte della sua vita; si sa che, figlio del musicista Carlo, intraprese i suoi studi al Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo, assieme a G. Ursino, M. Giordano G. Greco.
Nel 1695, dopo aver ricoperto l’incarico di vicemaestro di Cappella a Napoli, prestò servizio a Barcellona presso Carlo II d’Asburgo; morto il regnate, nel 1700 decise di ritornare a Napoli, luogo in cui nel 1707 fu rappresentato Il ritorno d’Ulisse in patria, che costituisce la sua unica opera eseguita nella sua città natale.
Nel 1708 l’ascesa al trono di Spagna di Carlo III d’Asburgo permise a Porsile di ricoprire l’incarico di maestro di Cappella a Barcellona, rimanendo con la Regina Elisabetta anche dopo la partenza nel 1711 di Carlo III per Vienna. Tale incarico fino ad allora può considerarsi uno dei migliori assunti da compositori napoletani all’estero.
Porsile raggiunse Vienna nel 1713 continuando la sua attività musicale, fino a conseguire nel 1721 il titolo di compositore di Corte, prestandovi servizio sino al 1749.
Napoli non ebbe modo di godere delle sue composizioni in quanto sin dalla giovane età fu chiamato a Barcellona dal vecchio Re Carlo II, che lì gli permise di fondare il 1° Gennaio 1708 la Cappella Reale, e da lì a quella Imperiale di Vienna nel 1713.
Fux ebbe una ottima considerazione di Porsile che lo definì “bravo virtuoso di buon gusto”, e Hasse - come racconta Charles Burney - arrivò a dire che il suo Giuseppe Riconosciuto era la più bella musica che avesse mai ascoltato. Lo stile di Porsile presenta spesso una scrittura musicale presenta fughette ed imitazioni, e un particolare occhio nei cori ad uno stile polifonico. Il suo stile si esprime anche in coloriture virtuosistiche e in una attenzione per la sottolineatura musicale del testo, con musica sempre legata alle consuetudini del tempo in cui visse.

 

 

 

Composizioni

 

Opere teatrali

Il ritorno di Ulisse in Patria (G. A. Moniglia; Napoli, 1707);
Il Giorno natalizio dell’imperatrice Amalia Wilhelmina (P.Pariati; Vienna, 1717);
La Virtù festeggiata (P.Pariati; Vienna, 1717);
Alceste (P.Pariati; Vienna, 1718);
Sisara (A. Zeno; Vienna, 1719);
Meride e Selinunte (A. Zeno; Vienna, 1721);
Il Tempio di Giano (G. C. Pasquini; Vienna, 1726);
Spartaco (G. C. Pasquini; Vienna, 1726);
Telesilla, festa teatrale (G. C. Pasquini; Vienna, 1729);
Sesostri, Re d’Egitto ovvero Le feste d’Iside (P. Parati e A. Zeno; 1737);

Oratori

Sisara (A. Zeno; 1719);
Tobia (A. Zeno; 1720);
Il zelo di Nathan (G. Velardi; 1721);
L’anima immortale creata e redenta per il cielo (B. Maddali; 1722);
Il Trionfo di Giuditta (B. Maddali; 1722);
Assalone, nemico del padre amante (1726);
L’esaltazione di Salomone ((B. Maddali; 1727);
L’Udienza a Dio (A. M. Lucchini; 1730);
La madre de’ Maccabei (1737).

Azioni sacre

Il sacrificio di Gefte (G. Salio; 1724);
Mosè liberato dal Nilo (1725);
Due Re, Roboamo e Geroboamo (F. Fozio; 1731);
Giuseppe riconosciuto (P. Metastasio; 1733)
.

C
omponimenti da camera

Il Tempo fermato (1721);
Il Giorno Felice (1723);
Componimento a due voci (1725);
La clemenza di Cesare, servizio da camera (G. C. Pasquini; 1727);
Scipione Africano il maggiore (G. C. Pasquini; 1727);
Dialogo pastorale a 5 voci (1732);
Dialogo fra il decoro e la placidezza (G. C. Pasquini; 1732);
La fama accresciuta dalla virtù (G. C. Pasquini; 1735);
Il giudizio rivocato (G. C. Pasquini; 1737).

Inoltre:

Messe ed altra musica sacra
La Virtù e la Bellezza in lega (1722);
5 partite a tre, Divertimento a tre, pezzi per flauto e continuo.

 



 

 

A cura di  Arsace

 

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Ultimo aggiornamento: 22-10-21