Il Parnasso in festa

per gli sposali di Teti e Peleo

 

HWV 73

 

 

Serenata in 4 parti

Musica di George Frederich Handel

Libretto di anonimo

Prima rappresentazione: 13 Marzo 1734, King's Theatre (Haymarket), Londra

Organico:

Orfeo, soprano
Clio, soprano
Apollo, mezzo soprano
Calliope, alto
Cloride, alto
Eurilla, alto
Euterpe, alto
Proteo, basso
Marte, basso

coro: CCATB.   

Orchestra:
2 fl. trav., 2 ob., fag., 2 cor., 2 tr., timp., 2 vl., vla., vcl. e b. c.

Note:
Musica in gran parte tratta da Athalia.

 

 

Nicolaus Paussin: Le parnasse (Museo del Prado)

 

 

L'11 Marzo 1734, il Daily Journal annunciava:

"Sappiamo che fra i pubblici divertimenti, in occasione dei prossimi sponsali, sarà eseguita all'opera-house in Haymarket, mercoledì prossimo, una serenata intitolata IL PARNASSO IN FESTA. La favola consiste in Apollo e le Muse celebranti il matrimonio di Teti e Peleo. Vi è una scena fissa, che è il monte Parnaso, su cui stanno Apollo e le Muse, circondati da altri appropriati personaggi, simbolicamente vestiti, essendo l'apparato scenico della più grande magnificenza. La musica non è meno divertente..."

Nell'articolo si accenna alle celebrazioni per le nozze del principe Guglielmo d'Orange con la principessa Anna, sorella del Principe di Galles; Anna volle affidare l'incarico della celebrazione ad Handel, ed ecco l'occasione della Serenata.
Handel decise di non presentare ATHALIA nella forma originaria al pubblico londinese nel programma della stagione successiva. Anzi, il Caro Sassone la trasformò in una serenata di derivazione italiana su un tempo completamente diverso, IL PARNASSO IN FESTA, lavoro che Metastasio avrebbe definito “festa teatrale”: questo fu l'unico tentativo handeliano in questo genere.
Alcuni avvenimenti confluirono per arrivare a questa trasformazione: dopo la perdita di gran parte dei propri cantanti a vantaggio della rivale “Opera of the Nobility”, Handel potè disporre di una nuova compagnia, con due abili castrati, Carestini e Scalzi, che avevano pochissima famliarità con la lingua inglese. Il matrimonio della Principessa Reale, programmato per il novembre del 1733, fu celebrato nell'aprile del 1734 e richiese la Creazione di musiche adatte a celebrare l’evento: certo è che un oratorio, che narrava la scacciata di un Re usurpatore, storia trattata da ATHALIA, non era evidentemente indicato per una simile solennità.
La soluzione più ragionevole per Handel pareva quindi riusare la musica già scritta, adattandola ad un nuovo testo in lingua italiana. Tuttavia IL PARNASSO non è quell’affrettato pasticcio, come comunemente si può credere.
Il testo letterario fu studiato con cura per una occasione simile, anche affinchè rispondesse alle intenzioni espressive della musica di ATHALIA e si armonizzasse con in struttura sillabica dell'andamento musicale.
Ecco quindi che l’esuberante coro in fa maggiore, col quale i seguaci di Athalia cercano di confortare la Regina, non calzi alla perfezione anche ai Tritoni ed alle Nereidi, tutti tesi a celebrare le nozze di Peleo e Teti.
Inoltre si può affermare che l'esecuzione autonoma del Parnasso deve giustificarsi dal momento che la quantità di musica originale è parecchia in questa composizione.
Il brano per solista e coro “Non tardate, fauni ancora” è la più ampia e pregiata illustrazione handeliana della serenità pastorale, mentre l'episodio finale illustra una gioiosa vivacità, grazie ai momenti solistici per mezzo-soprano, riecheggianti virtuosismi incisivi.
ATHALIA fu proposta al pubblico londinese nel corso della stagione successiva, nel marzo del 1735, in una versione riveduta significativamente; molti numeri erano stati composti ad hoc per compensare la perdita dei brani originali, utilizzati nella creazione del PARNASSO.
Queste esecuzioni, accompagnate da repliche di ESTHER e DEBORAH, realizzavano un blocco omogeneo di oratori quaresimali. Un’innovazione importante fu l’introduzione di concerti per organo, generalmente - anche se non sempre - inseriti tra gli atti.
Questi ultimi riscossero un successo immediato, tanto che, da questo periodo, gli annunci di esecuzioni di oratori saranno costantemente caratterizzati dalla presenza di tali composizioni organistiche.
Più tardi, Handel, per seguire questa consuetudine, compose spesso concerti per questo strumento, molti dei quali furono poi specificamente associati a specifici oratori.
Nello stesso anno, con nuove aggiunte e variazioni furono eseguite DEBORAH, ACIS AND GALATEA, ARBACE, ARIANNA, SOSARME e il PASTOR FIDO.
Nel frattempo era scaduto il contratto fra Handel e Heidegger, il quale non ebbe esitazioni ad affittare il teatro di Haymarket alla compagnia di Porpora: nel frattempo però Handel accordandosi con John Rich (quello che nel 1728 aveva allestito la Beggar's Opera, opera di Gay e di Pepusch), trasportava le tende al teatro di Covent Garden, dopo una esigua permanenza nel teatro di Lincoln's Inn Fields, che nel frattempo era stato lasciato libero dalla compagnia rivale.
Ed ecco che Handel inaugurò il 9 novembre al Covent Garden, IL PASTOR FIDO, preceduto però da un componimento drammatico-musicale-danzante TERPSICORE in cui si distinse la celebre ballerina Maria Sallè.


          

 

Il Libretto

Incisione

 

 

 

A cura di Arsace

 

www.haendel.it

 

Ultimo aggiornamento: 17-10-21