inedito in epoca moderna

 Trascrizioni di arie d'opera di 

William Babell (o Babel) fu compositore, violista e organista, ma soprattutto clavicembalista: a detta di Mattheson, Babell superava in virtuosismo perfino Handel.
E’ John Hawkins che riporta molte informazioni su William.

Suo padre si chiamava Charles ed era francese: quando ottenne la cittadinanza inglese nell’aprile 1699 dichiarò di essere nato a Evereux in Normandia, nel 1634 circa. Charles era “un musicista che suonò il fagotto al teatro di Drury Lane fino all’età di ottanta anni”. David Garrick interprete di Riccardo III - 1745 al Druy Lane All'attività di musicista accompagnava quella di copista. 

Prima di approdare a Londra, sembra che Charles sia stato musicista di corte ad Hannover tra il 1688 ed il 1690, quindi è possibile che William sia nato là. Non si sa esattamente quando la sua famiglia si trasferì in Inghilterra, si pensa però prima del 1698, periodo in cui Charles copiò una grande antologia di musica per flauto dolce, dedotta principalmente dal repertorio inglese. 

William “fu istruito da suo padre nei rudimenti della musica”, e che “suonando il clavicembalo acquisì un’abilità ammirabile”

Due grandi antologie di musica per clavicembalo copiate per William dal padre sono datate 1701 e 1702. Sempre Hawkins aggiunge che William fu avviato alla “pratica di Composizione” da Pepusch, ma Charles non era un compositore, infatti non esiste alcun brano a lui attribuito in nessuno dei manoscritti da lui copiati.
Willima suonò il violino, e c’è da supporre il clavicembalo, nella Royal Academy of Music al Queen's Theatre (poi King's Theatre) in Haymarket dall’inizio nell'inverno del 1707-08 fino ad almeno la stagione 1712-13, e probabilmente finché durò l'allestimento di opere della Royal Academy per quel teatro (fine della stagione 1716-17).
Nel frattempo William, che faceva anche parte della banda di corte, come violinista, incarico che mantenne fino alla morte, intraprese una brillante carriera come concertista: la stampa del tempo però, ne fa menzione più come clavicembalista che come violinista.Chiesa di All Hallows - Londra
La sua carriera ebbe una svolta il 12 novembre 1718, quando fu nominato primo organista alla chiesa di All Hallows, a Bread Street (Londra), incarico che mantenne fino alla morte: William aveva approssimativamente 33 anni quando si spense
il 23 settembre 1723

Fu sepolto in quella stessa chiesa dove aveva servito in qualità d’organista; gli succedette John Stanley.

William Babell scrisse delle sonate soliste e dei concerti, ma la notorietà egli la ottenne con le sue trascrizioni per tastiera delle più popolari arie d'opera del suo tempo. 
Babell le pubblicò a Londra in tre raccolte:
The Third Book of the Ladys Entertainment (1709); 

The Fourth Book of the Ladys Entertainment (1716); 

The Harpsichord Master Improved (1718).

Fulcro d'ispirazione per Babell erano ovviamente le famose arie di Handel, in particolare quelle tratte dal RINALDO, come: "Lascia ch'io pianga", "No, no che quest'alma", "Vo' far guerra"
Charles Burney affermò che “…questi arrangiamenti servivano agli esecutori a sbalordire gli ignoranti e a farsi una reputazione da grande artista con poca spesa… Mr Babell… compiace sia l’indolenza che la vanità”. 

Secondo invece Hawkins, il successo fu del tutto meritato: “… succeded so well… as to make from it a book of Lessons which few could play but himself, and which has long been deservedley celebrated”

Indipendentemente delle opinioni di costoro, questi arrangiamenti ebbero notevole successo, tanto che vennero stampati anche in Francia, Germania e Paesi Bassi. 
In epoca moderna i lavori di trascrizione di William Babell sono stati riproposti con la pubblicazione di alcuni cd che hanno portato a conoscenza degli appassionati, potendo riascoltare quelle note in tutta la loro leggerezza e brillantezza. Fondamentale comunque sia è che la maggior parte degli abbellimenti e delle cadenze che si suonavano all'epoca spesso erano omesse nella partitura in quanto era prassi comune al tempo farle oppure erano improvvisazioni handeliane sulla partitura scritta: ora con le partiture di Babell, queste note "omesse" trovano il nero su bianco. Ciò ha permesso la comprensione della pratica dell’ornamentazione e dell’improvvisazione del primo Settecento, e di come Handel suonasse verosimilmente il cembalo quando si esibiva in pubblico: come già detto, ciò che egli improvvisava, gli abbellimenti che metteva, e tutto ciò che all'epoca era prassi ornamentativa  (che non serviva scrivere nella carta), Babell lo trascrisse nota per nota.
SCORE

Con ogni probabilità Babell conosceva Handel: oltre a suonare nell'orchestra dell’opera italiana diretta da Handel, assistette ai suoi innumerevoli concerti al cembalo o all'organo, e di certo alla documentata prima del RINALDO, laddove in occasione dell’aria “Vo’ far guerra” "Handel improvvisò una schioppettante cadenza che dovette sembrare agli astanti più una mitragliata che una scarica di moschetto". 
Babell evidentemente appuntò la performance di Handel, visto che il suo arrangiamento di quell’aria, presente nelle Lessons del 1717, si ritrova identico nell’edizione del 1756 pubblicata dall’editore Walsh, ma questa volta attribuito ad Handel in persona. E siccome, in una raccolta di
60 Ouvertures handeliane pubblicata tra il 1749 ed il 1750 dallo stesso editore Walsh e autorizzata da Handel, compare la stessa versione di trascrizione dell'Ouverture di RINALDO, pubblicata appunto dal Babell molto prima, se ne evince che Handel tenesse in seria considerazione le trascrizioni di Babell, quale saggio del proprio modo di suonare alla tastiera. Da tutto ciò è plausibile ritenere che le note riportate da Babell rappresenti il modo di suonare le partiture di Handel stesso.

Qui presentiamo un brano trascritto di William Babell, in prima assoluta di un'aria che era stata composta da Handel per il Signor Nicolini: le edizioni commerciali presenti, non hanno all'interno i brani che presentiamo qui di seguito. Qui informazioni sul castrato Nicolini

Trascrizione di William Babell dell'aria

"Questo conforto solo" tratta dall'opera pasticcio

G. F. Handel

Fonte

Suits of the most celebrated lessons collected and fitted 

to the harpsichord or spinnet by Mr.W.Babell.

Si ringrazia Mr. Kelly per la gentile esecuzione live su strumento cembalo 

MESSO ON LINE IL 13 Luglio 2014

Si ringrazia il Principe del Cembalo per la rara partitura

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