(Arpino, 1684 - Napoli, post 1745)

 

 

          Al termine di una interessante ricerca genealogica che ha confermato la presenza della Famiglia Gizzi ad Arpino, nella seconda metà del XVII secolo e la discendenza dei rami di Ceccano dai due fratelli del musicista, nacque l’idea di redigere un piccolo saggio storico, che potesse risultare una degna ed utile commemorazione del Maestro e del suo più illustre discepolo.

          L’esame storico-critico ha richiesto molto tempo, dedizione e lunghe ricerche d’archivio, arricchendosi, pian piano di figure di prima grandezza, con la scoperta e la conferma dei rapporti di amicizia e di collaborazione che unirono Domenico Gizzi a numerose personalità del calibro di Alessandro Scarlatti, Pietro Metastasio, Carlo Broschi detto Farinello, Nicola Antonio Porpora, Leonardo Leo, Leonardo Vinci, Marianna Benti Bulgarelli, detta la Romanina, Francesco Feo, Giovanni Bononcini e per il Gizziello, del valore di Georg Friedrich Haendel, Niccolò Jommelli, Davide Perez, Baldassarre Galuppi, J.A. Hasse e le Case Reali d’Austria, Portogallo, Spagna e Napoli. San Francesco Saverio Maria Bianchi

Considerata la pesante cappa d’oblio che da circa due secoli era scesa sulla grande stagione del canto barocco italiano e dell’opera seria, la conoscenza dei due personaggi, in molti casi, si riduceva ad alcuni suggestivi aneddoti e a poche notizie avare di particolari, da verificare con estrema pazienza e da inserire nel vasto quadro della Storia della Musica del XVIII secolo. 

Questo saggio storico, quindi, nasce con il fermo proposito di offrire un modesto contributo, valido a far luce sulla vita, sul carattere e sull’attività artistica dei due grandi maestri italiani, ingiustamente trascurati.  

          Non va dimenticato che il Settecento fu per Arpino un vero “secol d’oro” e vide il fiorire di grandi personalità, come San Francesco Saverio Maria Bianchi, illustre barnabita, e un altro insigne musicista Carlo Conti, che avrebbe onorato la città natale all’inizio del secolo successivo.

          Questo studio è particolarmente caro all’autore, poiché gli ha dato la possibilità di immergersi nei suoi studi preferiti su Alessandro Scarlatti, Pietro Metastasio e la gloriosa Scuola Musicale napoletana del Settecento, che da tanti anni costituivano oggetto di amorosa e intensissima frequentazione, molto prima della irruzione di Domenico Gizzi nella sua esistenza.  

Il Prof. Patrick Barbier, uno dei più grandi esperti del Barocco Musicale

         Il volume è arricchito dalla preziosa Prefazione a firma del Chiarissimo Professore Patrick Barbier, studioso di fama internazionale, autore di alcuni volumi di vasto successo sul canto barocco e sugli evirati cantori, tradotti in ben dieci lingue, a cui va un sincero e riconoscente ringraziamento.

                                                    Avvocato Stefano Gizzi           

Vai a 2 Prefazione di Patrick Barbier

 

A cura di

Il Principe del Cembalo - Rodelinda da Versailles

Arsace da Versailles - Faustina da Versailles

Arbace - Alessandro - Andrea & Carla

Un enorme grazie a

Avvocato Stefano Gizzi

Nei restauri, ancora in corso, con Stefano Gizzi, hanno collaborato e si ringraziano:

1) il Maestro Ebanista COLOMBO VERRELLI, che ha restaurato le porte, ne ha realizzato di nuove sempre secondo lo stile dell'epoca, ha restaurato alcuni mobili fra cui lo scrittoio del Musico Domenico Gizzi ridotto in cattivo stato.

Scrittoio originale di Domenico Gizzi - restaurato dal maestro Maestro Ebanista COLOMBO VERRELLI

2) il Maestro FRANCESCO BARTOLI, pittore e decoratore, per la scelta dei colori, la definizione degli stessi con le tonalità assolutamente dell'epoca e l'arredamento delle sale con materiali, carte e stucchi, rigorosamente d'epoca.

 

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