Un approfondimento sull'Avanzamento Cronologico della Reggia di Versailles

Il giovane Re Luigi XIII

Quando Luigi XIII, all’età di 22 anni, aveva deciso di farsi costruire un rifugio da caccia a Versailles, egli aveva voluto tenere per sé il piacere di disegnare lui stesso i progetti. Nondimeno, sapendosi poco esperto per concepire un progetto di questa portata, il Re ebbe la saggezza di garantirsi contro gli scogli del dilettantismo ispirandosi ad esempi attinti nei trattati teorici di architettura. 

Avendo trovato i modelli che cercava nei libri di Philibert de L’Orme (per la pianta) e di Pierre Le Muet (per le facciate), Luigi XIII li adattò ai suoi bisogni e tracciò i suoi disegni, che rimise in seguito ai professionisti del servizio delle “Costruzioni del Re”, in modo che essi poterono definire le questioni tecniche e rispettare i budgets. 

La costruzione del rifugio fu intrapreso nel settembre 1623. Nel marzo 1624 essa era già abitabile. 

In giugno si cominciò a scavare i fossati attorno al rifugio, ed a partire da luglio si costruì l’avan-corpo per gli uffici e le scuderie.

La Casa del Re, che formava un quadrato di 35 metri di lato, era modesto e precario, giacchè essa era costruita con semplici ciottoli di paese e decorata esternamente con un rivestimento di gesso imitante la pietra intagliata. L’effetto era piacevole alla vista, ma di gusto piuttosto borghese, anziché reale.

Essendosene reso conto, Luigi XIII ne provò un certo pentimento; per questo motivo non tardò molto a far abbattere questa Casa Reale, troppo ordinaria per sostituirla,  nella stessa area,  con un vero castello, più grande, più ricco e più duraturo, in pietra e mattoni. Questo fu disegnato e costruito fra il 1631 ed il 1634 da un architetto professionista, Philibert Le Roy.

Così fin dal 1634, nulle sopravvisse della Casa originaria del 1623, se non le proporzioni della sua corte (ossia l’attuale Corte dei Marmi).

Per conoscere il suo aspetto, non si dispone nè dei disegni ed elevazioni fatte e decise da Sua Maestà, scomparsi da molto tempo, nè della minima copia, né anche di una ipotetica vista prospettica, giacchè sembra che nessun artista, pittore o incisore che sia, abbia mai pensato di rappresentare questa primitiva Casa del Re.

Versailles 1624

Per contro, sopravvivono ancora i preventivi descrittivi consegnati all’imprenditore incaricato della costruzione  della Casa nel settembre del 1623, e dei fossati nel giugno del 1624.

Questi preventivi, che si estrinsecano in 26 pagine  con una precisa scrittura, brulicano di informazioni precise così minuziose  (dimensioni dell’insieme e di dettagli , distribuzione della sale, descrizione dei decori delle facciate e degli interni, etc.), che erano ampiamente sufficienti per esser trasportati in disegni, e cosi ci è permesso di ricostruire i piani della prima Versailles di Luigi XIII, senza un margine di errore significativo.

Inoltre, grazie ad un inventario di tutti i mobili della Casa, steso nel 1630, si ha conferma che i preventivi del 1623 erano stati ben rispettati durante la costruzione.

E come l’inventario è redatto secondo l’ordine dell’infilata dei locali di ogni piano, la sua lettura non lascia quasi nulla di dimenticato dell’Appartamento del Re, dalle stanze di servizio, e dalle camere destinate ai tredici gentiluomini che, avendo il privilegio di accompagnare il Re alla caccia, potevano alloggiare anche nella Casa del Re a Versailles.

Costituzione della Casa del Re Luigi XIII

A cura di

Arsace da Versailles - Faustina da Versailles

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