Johann David

Heinichen

 

( Krössulri, Weißenfels, Turingia, 17 Aprile 1683 - Dresda, 16 Luglio 1729 )

 

 

 

Allievo alla Thomasschule di Lipsia, con i condiscepoli C. Graupner e J. Fr. Fasch, ebbe modo di usufruire dell’egida di J. Schelle e J. Kuhnau, quali pregiati esponenti musicali del tempo: è grazie ad essi che Heinichen sviluppò ben presto le sue doti tanto che a 13 anni era già direttore e compositore di musica da chiesa.
Dal 1702 studiò diritto all'università e nel 1706 divenne avvocato a Weissenfels, luogo in cui rimase fino al 1709, con l’opinione che la musica fosse un impegno molto qualificato, ma privato.
Tornato a Lipsia nel 1709 decise di dedicarsi alla professione di musicista: le sue opere teatrali, incoraggiate da M. Hofmann e G. Ph. Telemann, e dai membri del suo circolo musicale di Weissenfels, suscitarono un tale successo che nel 1710 Heinichen fu chiamato a Zeitz, in Sassonia, nel ruolo di compositore, direttore e maestro di cappella dal conte Moritz Wilhelm.
Ebbe modo di soggiornare per qualche anno in Italia, terra in cui conobbe Vivaldi a Venezia, componendo qui due opere. Fu anche a Roma e Firenze, poi, nel 1716, tornò in patria e si stabilì a Dresda, che non abbandonò sino alla morte ricoprendo l’incarico di maestro di cappella e compositore. A Dresda ebbe occasione di conoscere illustri musicisti suoi contemporanei (Veracini, Lotti, Quantz).
Nell’ultimo periodo della sua vita l'interesse giovanile per la musica sacra, che nel gruppo di studenti della Thomasschule era naturale, si approfondì seguendo una strada del tutto personale con un distacco dall'opera teatrale, avvenuto intorno al 1720, quando a 37 anni, al culmine del successo, Heinichen volse le spalle alla suprema forma di rappresentanza e lusso cortigiano per consacrarsi quasi totalmente alla composizione di musica sacra, fino alla morte prematura. Fra i suoi allievi si ricordano
J. G. Pisendel e C. H. Graun.
La sua produzione gli valse l’epiteto di “Rameau tedesco”, locuzione con la quale si intendeva fare riferimento non solo all’importanza ben più che regionale di questo maestro, ma soprattutto alla sua versatilità: la sua musica si manifesta con tutte le forme allora in uso e si volge con uguale interesse all'ambito spirituale e profano.
Heinichen deve ricordarsi anche come pregiato teorico, avendo lasciato 2 ampi scritti sulla teoria del continuo, che lo presentano come teorizzatore sistematico rigoroso.
Egli era uno dei pochi compositori che come teorico si distaccava dalla opinione generale. Lo scritto Accurata istruzione di nuova invenzione (Neue Erfundene und Gründliche del 1711) cerca di dare una nuova definizione del processo creativo musicale, criticando ai coevi il metro di giudizio e di valutazione che veniva adottato, fondato su una eccessiva discriminazione metafisica dei linguaggi singoli. Il criterio che Heinichen propone era più semplice e controllabile da parte del pubblico: egli impiegò il termine francese “goût”, ribadendo il concetto del “gusto del mondo”, riferendosi ad un felice “mescolamento” di tutti gli stili, cosa che può anche leggersi come una manifestazione del razionalismo illuminista, che sfocerà in un nuovo modus viventi: la galanteria.
Nel 1713 Mattheson pubblica L’orchestra di nuova costituzione (Das Neue-Eröffnete Orchestre), dove enuncia l’esistenza di tre elementi per una composizione:
Ci sia concesso notare soprattutto che, mentre sono ad ora si esigevano nella composizione finita solo 2 elementi, ossia Melodia e Harmonia, oggi essa sarebbe malissimo fatta se non vi si aggiungesse il terzo elemento, ossia la Galanteria.
Tuttavia , questa galanteria non potrà essere insegnata, né rinchiusa in regole determinate, ma potrà essere raggiunta solo per mezzo di un buon goût e di un Judicium.
Se si volesse ricorrere ad un paragone – nel caso che il lettore non fosse sufficientemente galante per comprendere che significhi in musica galanteria – non sarebbe inadatto il caso di un vestito dove il panno possa rappresentare la tanto necessaria armonia, la fattura la melodia conveniente a questa armonia, e la borderie sarebbe la galanteria
.”
Heinichen, di vedute simili, ebbe un amichevole scambio epistolare con Mattheson, dove si evidenziano chiare manifestazioni di grande stima reciproca.
Non si può sottacere inoltre la centralità che ebbe come direttore d'orchestra e organizzatore di esecuzioni musicali di ogni tipo in un quadro socialmente adeguato, qualità che fecero di lui il cuore artistico della corte del principe elettore di Dresda, una delle capitali della vita musicale germanica del tempo.
Personalità completa, alla cui grandezza spirituale e vasta cultura si aggiunge anche una seria preparazione scientifica, Heinichen trasse dal soggiorno in Italia l'occasione per studiare in tutta la sua ampiezza la principale cultura musica europea e per dare importanti contributi personali, in particolare le numerose cantate che rappresentano la migliore musica di intrattenimento italiana.
Sebbene nelle sue opere strumentali si possono intravvedere analogie di forma e tecnica compositiva con i modelli italiani, tuttavia l'influsso decisivo fu quello degli eminenti strumentisti della sua cappella di corte di Lipsia, tra i quali il violinista Veracini e l'eccellente liutista L. S. Weiss. Non si può tacere il legame che Heinichen ebbe anche con il boemo J. D. Zelenka col quale condivise il servizio liturgico dal 1718.
Occorre infine rilevare che alla ricerca musicale rimane ancora il compito di determinare il valore della posizione storico-musicale di Heinichen attraverso lo studio approfondito della sua opera vasta e qualitativamente eterogenea, e di correggere il giudizio attuale così poco differenziato.
 

 

 La gara degli Dei

 

Composizioni

 

Opere teatrali

Der Karneveal von Venedig oder Der angenehme Betrug (Weissenfels?, 1705);
Hercules
(Lipsia?, circa 1709);
Olimpia vendicata
(Naumburg, 1709);
Paris und Helene oder der glückliche Liebeswechsel
(ivi, 1710);
Le passioni per troppo amore
(libretto M. Noris; Venezia, 1713);
Mario ovvero Calpurnia
(o Calfurnia) (G. Braccioli; ivi, 1713);
L'amicizia in terzo overo il Dionigio
, pasticcio con Messa, Stricker e Finger (Rapparini; Neuburg a. d. D., 1718);
Flavio Crispo
(prevista per Dresda per il 1720 e non rappresentata per lo scioglimento dell'Opera italiana)

Serenate e musiche per feste

Zeffiro e Clori (1714);
La gara degli Dei
Festoratorium zur Hochzeit des sächsischen Kurprinzen Friedrich August II (testo Washington; Dresda, 1719);
Diana sull'Elba
(eseguita sul fiume, 1719);
Serenata di Moritzburg
(1719);
Le nozze di Nettuno e di Teti
(Pillnitz, 1726);
Musica da tavola per il giorno del nome di S. A. R. Frederigo Augusto
(1727)

Oratori

La pace di Kamberga
Oratorio tedesco al Sepoltro Santo
(1724)

Musica sacra

12 messe (1721 – 1729);
8 Magrnfrcat (1721 - 1729);
3 Te Deum (1722, 1728, 1728);
7 lamentationer, 4 perd. (1723 - 1724);
4 litanie (1723 - 1726);
6 inni (1723 - 1724);
1 offertorio (1724);
13 Responsori perduti (1725);
2 Requiem (1726);
1 introito;
35 salmi e mottetti (1721 - 1727);
16 cantate sacre 1-8 voci (1709-28).
63 cantare profane (2 a 2 voci e 61 a 1 voce)

Composizioni per orchestra

5 sinfonie;
2 Ouverture (suites);
Pastorale per la notte della nativitate Christi;
24 concetti per diverse formazioni strumentali.

Musica da camera

Per strumento e continuo
7 sonate per violino o flauto;
9 sonate a 3;
4 Sonate a 3-5 parti;
2 sonate e 1 Fantasia per clavicembalo;
Fughetta e 2 Kleines harmonisches Labyrinth (attribuita anche a J. S. Bach) per organo

Opere didattiche

Neu erfundene und gründliche Anweisung..... zu vollkommener Erlernung des General-Basses (Amburgo; 1711);
Der General-Bass in der Composition oder: Neue und gründliche Anweisung (Dresda, 1728).

 

 

 

Senesino e Heinichen

 

 

Discografia

 
punto elenco

Grand Concertos

Musica Antiqua Köln, dir Reinhard Goebel

Archiv (2 CD)  

Molto raccomandabile

 
punto elenco

Missa
+ Zelenka:Te Deum

Dresdner Kammerchor
Dresdner Barockorchester, dir Hans-Christoph Rademann

Carus (1 CD)

 
punto elenco

Lamentationes Passionmusik

Mechthild Georg, soprano; Axel Köhler, alto; Jörg Dürmüller, 
Scot Weir, tenore; Raimund Nolte, basso
Musica Antiqua Köln, dir R. Goebel

Archiv (2 CD, 1996)

 

 

 

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A cura di  Arsace

 

www.haendel.it

 

Ultimo aggiornamento: 22-10-21